Trento, se lo spazzino non va oltre piazza Centa
Trento, se lo spazzino non va oltre piazza Centa
Egregio direttore, nel Comune di Trento non è tutto uguale.
I giardini pubblici, ad esempio, sono ben curati e tenuti puliti.
Merita un encomio chi se ne occupa dentro e fuori l’amministrazione comunale.
Strade e marciapiedi invece, fuori dal centro, sono una vera desolazione. Ogni giorno percorro la ciclabile da Trento nord al centro e rivedo sempre le stesse cartacce, cicche, plastiche, contenitori dei fast food, lattine, eccetera, che ne impreziosiscono i bordi.
Solo qualche temporale o il vento movimentano un po’ il panorama, che però rimane con una certa sporcizia. Carlo Levi scrisse «Cristo si è fermato ad Eboli».
Io posso dire “lo spazzino si è fermato in piazza Centa”.
Pierangelo Santini
Il problema è la maleducazione
Talvolta ho anch’io la sensazione che non solo lo spazzino, ma che anche altri dipendenti del Comune si fermino... a “Eboli”.
In realtà, come spesso accade, il problema non riguarda chi non può comunque essere ovunque e pulire ogni cosa, ogni strada, ogni angolo: il problema riguarda chi continua a “violentare” l’ambiente con la maleducazione. Le stesse persone che quando si avvicinano al centro, visto che i controlli sono ben diversi (al di là dell’impegno di encomiabili spazzini), cambiano atteggiamento e cercano un cestino.
Girerò dunque la segnalazione al sindaco, che so sempre attento a ciò che i lettori scrivono in questa rubrica. Ma dovrei girare le sue parole a chi continua a buttare ogni cosa per terra, nel prato, nel fiume. Che tristezza.
a.faustini@ladige.it