In Trentino il 4,6% è senza lavoro In un anno 3.000 nuovi assunti

Nuovo trimestre positivo per il mercato del lavoro in Trentino. Lo scorso settembre il tasso di disoccupazione è stato pari al 4,6%, in recupero rispetto al 5,9 per cento dello stesso periodo del 2016. Lo certifica l'Istat con la nota congiunturale sulle forze lavoro relative al terzo trimestre 2017.

Le persone senza un'occupazione in provincia sono in totale 12mila, ossia tremila in meno rispetto a settembre dell'anno scorso. Il tasso di disoccupazione è del 4,3% tra gli uomini (5,5% a settembre 2016) e del 4,9% tra le donne (6,5% 12 mesi fa).
Parallelamente cresce dunque il tasso di occupazione: in un anno il Trentino recupera 3 punti percentuali passando dal 66,7% del 2016 al 69,8% del settembre 2017. Il tasso di occupazione per la componente femminile è del 63,1%, quasi 4 punti percentuali in più dell'anno precedente; per gli uomini il tasso di occupazione è del 76,5% (74,1% nel 2016). È il tasso di occupazione trimestrale più alto che sia stato registrato dalla fine degli anni Novanta .

Nonostante l'andamento positivo, però, resta ancora marcata la differenza con la provincia di Bolzano: in Alto Adige infatti il tasso di disoccupazione si ferma al 2,6 per cento.

La fotografia dell'Istat trova conferma anche nell'analisi di Agenzia del Lavoro. A settembre 2017 le assunzioni hanno subito una flessione del 24,6 per cento, attestandosi a quota 5.701 unità, ma la riduzione è limitata al solo comparto agricolo a causa delle gelate e delle grandinate che tra la primavera e l'estate hanno compromesso buona parte dei raccolti in tutto il territorio provinciale. Nei settori secondario e terziario le assunzioni crescono. In generale nei primi nove mesi dell'anno il saldo assunzioni-cessazioni è positivo e i nuovi rapporti di lavoro attivati crescono del 6,9% (+1.790 unità). Tra le nuove assunzioni crescono i contratti a tempo indeterminato (+4,9%).

Soddisfazione viene espressa dal presidente della Provincia Ugo Rossi. «A questo risultato - sono le sue parole - concorrono vari fattori, nazionali ma anche locali. Ci sono riscontri significativi anche per l'occupazione femminile, o per un settore come quello delle costruzioni, uno dei più colpiti dalla crisi. Certamente, quindi, questi dati ci consentono di iniziare il 2018 con ancora maggiore fiducia». «Siamo convinti che la perseveranza con cui abbiamo sempre considerato il tema del lavoro come cruciale delle politiche pubbliche piano piano produca dei risultati», aggiunge il vicepresidente Alessandro Olivi.

«L'andamento positivo del mercato del lavoro conferma che è in atto una ripresa economica anche sul nostro territorio - afferma il segretario generale della Cgil del Trentino, Franco Ianeselli - e i primi segnali positivi arrivano anche dalle tipologie contrattuali con un incremento delle assunzioni a tempo indeterminato».

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