Montagna / Il caso

Ristrutturazione e ampliamento del rifugio Graffer al Grostè: la Sat ha scelto il progetto

L'intervento presentato dallo studio Campomarzio di Trento è stato selezionato come il vincitore del concorso indetto dalla Società degli alpinisti tridentini per i lavori che ridisegneranno

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TRENTO. Il rifugio Graffer al Grostè si rifarà il look e diventerà più grande. Il progetto presentato dallo studio Campomarzio di Trento è stato selezionato come il vincitore del concorso indetto dalla Società degli alpinisti tridentini per la ristrutturazione del rifugio, situato sulle Dolomiti di Brenta, nel territorio comunale di Ragoli.

"La Sat è proprietaria di 35 rifugi e ha avviato da anni una proficua collaborazione con l'Ordine degli architetti e degli ingegneri finalizzata a ottimizzare i processi di progettazione dei rifugi. Serve ragionare non solo sulle linee architettoniche, su quello che vediamo dall'esterno, ma anche proporre spazi finalizzati ad assicurare funzionalità per chi ci lavora e per chi ci vive", ha detto la presidente, Anna Facchini, durante la conferenza stampa di presentazione.

Il progetto prevede l'ampliamento sul lato nord-est, con sviluppo parallelo all'asse longitudinale dell'edificio, e sul lato sud-est, mediante addizioni sulla testa dell'edificio.

Altre aggiunte si prevedono sul lato sud-ovest, con corpi di mediazione tra la quota del terreno e l'attuale ingresso del rifugio.

Il rifugio Graffer si trova sul pian del Grostè a quota 2.261, nell'area sciistica di Madonna di Campiglio.

Si raggiunge in due ore dal passo di Campo Carlo Magno m. 1681 per strada forestale che transita dai Prati di Pozza Vecchia m. 1750 e dalla Pozza di Boc m. 1895 – ore 2. Oppure dal Passo del Grostè con la funivia da Campo Carlo Magno, per stradina, in 20 minuti. O anche dal ristorante Vallesinella di Sopra m. 1681, sul sentiero 382 fino a Fontanafredda e poi sul segnavia 331, in due ore e un quarto.

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