Neve / Sicurezza

Folgaria, dopo il corso di formazione nuovi soccorritori in pista (ne servono 22 al giorno)

La «Fissa soccorso sci alpino» ha completato il suo sessantesimo momento formativo: dalle nozioni di intervento alle capacità di sciare con la barella

FOLGARIA. La “Fissa soccorso sci alpino” ha completato il suo 60° corso di formazione per soccorritori volontari e ringrazia lo staff di Folgaria Ski, in particolare i ragazzi al lavoro a valle e a monte dell’impianto di Ortesino: nei giorni 9 e 10 dicembre, infatti, qui si sono svolte le prove Akja (la barella per portare a valle gli infortunati). 26 nuovi soccorritori sono stati abilitati e potranno dunque, assieme ai colleghi formati negli scorsi anni, garantire i turni di servizio che vedono la presenza costante di ben 22 persone ad affiancare Polizia e Carabinieri su tutto il comprensorio sciistico. Il lavoro, ogni giorno e in particolare nei fine settimana, inizia prima dell’apertura e si conclude dopo la chiusura degli impianti.

Il presidente di Fissa, Francesco Campagnola, spiega: «Questo è stato il nostro sessantesimo corso. Qualche annata ne sono stati organizzati due, ma il numero dà conto della consolidata storia di questa associazione. Abbiamo avuto 29 iscritti e, di questi, 26 hanno superato la parte teorica e hanno quindi partecipato alle prove pratiche. Mi fa piacere sottolineare che tra loro ci sono anche 4 medici e 2 infermieri. Sulle piste saranno operativi come volontari, ma è chiaro che apporteranno un surplus di professionalità».

Per Folgaria Ski: «Queste persone sono fondamentali all’interno del sistema che garantisce la miglior sicurezza possibile per i nostri utenti. Ringraziamo gli istruttori, il direttivo dell’associazione e ogni singolo volontario che si è impegnato nella fase di apprendimento e che darà il proprio contributo durante questa stagione e le prossime».

Fissa presta servizio nel veronese sulla pista da fondo di San Giorgio, alle Melette nella zona di Asiago, a Campocatino in provincia di Frosinone; il grosso delle persone impegnate è però sugli Altipiani cimbri.

Per chi fosse interessato alle prossime edizioni, il corso è articolato su 7 giorni tra teoria e pratica. Si affrontano argomenti quali nozioni alpinistiche; meteorologia, nivologia e valanghe; salvaguardia personale; cenni di anatomia e fisiologia; parametri vitali; rianimazione cardio polmonare e defibrillazione; ovviamente tutte le nozioni di primo soccorso e messa in sicurezza della persona traumatizzata. Nella parte pratica si affronta una valutazione, da parte di un maestro di sci Amsi, delle capacità tecnico sciistiche necessarie per svolgere l’attività di soccorso sulle piste. Sono previste infine 40 ore di tirocinio dopo le quali, da allievi, si passa a soccorritori effettivi.

comments powered by Disqus