Montagna / Il confront

Bostrico, eccesso di legname nel territorio di Levico: nel 2023 lavorati oltre 13mila metri cubi con prezzi in calo

Nella sessione forestale il punto sul dopo Vaia: Il coleottero ha profondamente segnato i boschi di abete rosso, facendo anche più danni del vento. Un milione per sistemare sulle strade a rischio frane

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di Luigi Oss Papot

LEVICO TERME. I boschi sul territorio comunale di Levico, che comprende anche le grandi aree boscate di Vetriolo e di Vezzena, pagano ancora lo scotto della tempesta Vaia che si è abbattuta sul Trentino cinque anni fa: non solo dunque schianti da rimuovere, ma anche e soprattutto bostrico. Il coleottero infatti ha profondamente segnato i boschi di abete rosso, facendo anche più danni del vento.

Si è discusso anche di questo nell’ultima sessione forestale a Levico, alla presenza del sindaco Gianni Beretta, di Giorgio Zattoni direttore dell'Ufficio distrettuale forestale di Pergine, e degli altri forestali e custodi forestali di zona. E come ha ricordato lo stesso primo cittadino, questi squarci e ferite ai boschi ed ai versanti montani, con le mutate condizioni climatiche, causano frane e smottamenti che vanno a colpire soprattutto la viabilità.

Nel complesso, nel 2023 sono stati lavorati 13.115 metri cubi di legname per il bostrico, sono stati 5.000 i quintali di legna da ardere fornita ai censiti (circa 120 domande, tutte accolte) e 50 i metri cubi di legname da opera. In un prossimo futuro si dovrà inoltre provvedere a chiudere nuovamente la strada provinciale 11 che sale al Compet e Vetriolo per consentire l'esbosco di un lotto sotto il forte Busa Grande.

Beretta ha quindi ricordato anche i finanziamenti ottenuti per opere connesse: 126 mila euro per una viabilità alternativa alla strada delle Michelotte, franata ancora a causa del maltempo di queste ultime settimane (dopo esser stata sistemata in passato per lo stesso motivo), 178.225 euro dal Pnrr per la sistemazione dell'area "del Seciaro" e della strada, oltre ai circa 600 mila euro per il primo lotto della sistemazione della strada dei Baiti.

«Abbiamo poi ottenuto - ha illustrato il sindaco - un finanziamento di 100.826 euro per un cambio coltura nella zona del passo Vezzena, sempre a seguito degli esiti della tempesta Vaia. Lavori similari saranno attuati attorno al forte Verle e alla chiesetta di Santa Zita, nell'area della lupa a Vetriolo».

«Estati siccitose e inverni miti - ha aggiunto Zattoni - hanno favorito la riproduzione e diffusione nei nostri boschi del bostrico, del quale ci aspettano ancora un paio d'anni di attacchi. Con il risultato che abbiamo un eccesso di materiale legnoso, ma di scarsa qualità che porta al deprezzamento. Ci sono ettari di versanti boschivi denudati, che generano problemi di natura idrogeologica. Noi operiamo rimboschimenti, a prevalenza di latifoglie, ma i tempi di crescita non rispetteranno quelli nostri umani».

Zattoni ha poi ricordato i diversi interventi operati dalla Forestale sia per cantieri Vaia che sulle strade ad uso antincendio (sono stati spesi 64.700 euro solo in migliorie boschive, oltre ai cantieri con finanziamento provinciale).In conclusione sono stati illustrati tutti i cambiamenti relativi a strade forestali non classificate o viabilità comunale che diverranno strade forestali, classificate ora di "tipo A" (adibite all'esclusivo servizio dei boschi e piste di esbosco del legname, con circolazione vietata) e di "tipo B" (destinate anche ad usi diversi al servizio esclusivo del bosco, su cui è consentito il transito dei veicoli a motore muniti di autorizzazione). Questo sia per questioni di sicurezza ma anche per salvaguardare la montagna.

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