Meteo / Il caso

Notti caldissime e anomale: record di temperature in quota, mai così caldo dal 1932 a oggi (ma adesso torna il freddo, non la neve)

Giornate eccezionali sul Trentino, con un inedito «mare di nebbia» sul Lago di Garda, notti più fredde in valle che sulle cime e una perdurante siccità che durerà ancora

TRENTO. L’ultimo giorno dell’anno, in Trentino, stato caratterizzato da temperature in quota decisamente superiori alla media invernale, un vero record storico (negativo). Ma entro un paio di giorni tornerà l’aria fredda da nord, anche se non sono in vista precipitazioni nevose.

Meteotrentino nel suo bollettino giornaliero riporta: 

domenica 2 gennaio

soleggiato con nubi alte a tratti stratificate soprattutto dal pomeriggio. Temperature stazionarie o in calo specie in montagna. Venti moderati occidentali in quota, deboli variabili in valle.

lunedì 3 gennaio

parzialmente soleggiato per la presenza di nubi alte o medio alte. Temperature in calo specie in quota. Venti moderati o forti occidentali in quota, deboli variabili in valle.

Tendenza per i giorni successivi

Martedì parziali schiarite alternate ad annuvolamenti più compatti dal pomeriggio. Mercoledì variabile con possibili deboli precipitazioni e venti settentrionali via via più freddi. Giovedì sereno e freddo con venti settentrionali in attenuazione dal pomeriggio.

Per il nostro collaboratore Giacomo Poletti, appassionato di meteorologia (qui la sua pagina Facebook), quella del 31 dicembre 2021è stata una «giornata campale per la meteorologia trentina: siglati molti record di temperatura in quota, a partire (dato ancora ufficioso) dai 2125 metri della Paganella che hanno visto un doppio record, sia la massima, sia la minima temperatura più elevata per il bimestre dicembre-gennaio dall'inizio delle rilevazioni (anno 1932).

Altri record, specie di temperatura minima notturna, potrebbero cadere fra oggi e domani in molte località in quota mentre nei fondovalle come previsto ristagna l'aria fredda e la nebbia con inversioni termiche incredibili. Basti pensare che stamattina le minime di Desenzano e Peschiera sono stata circa 10° inferiori a quelle della Paganella. In Valsugana idem, con -3° a Grigno (263 m) e +11° al passo Brocon (1616 m) stamattina alle 7».

Poi un fenomeno piuttosto raro: «Le incredibili inversioni termiche hanno portato a una spettacolare entrata della nebbia padana (che altro non è che che aria stagnante fredda e umida, più densa e "pesante") dal lago di Garda sulla "Busa"». Eccovi la magnifica foto di Jacopo Salvi da Riva del Garda.

Previsioni ancora deludenti per gli amanti della neve. Per Poletti «Un piccolo disturbo attorno a mercoledì 5 poi ancora tempo asciutto fino al fine settimana 8/9 gennaio.

La foto della cima Fravort stamattina, di Ivo Cestari

Temperature in calo lento calo da domani sera, torneranno in media del tutto solo a Epifania.

P.s. La concentrazione di CO2 in atmosfera nell'ultimo anno è passata da 415,48 parti per milione alle 417,11 attuali. Un aumento inarrestabile (+0,39%)».

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