Sci / La procedura

Impianti di sci di Brentonico e Lavarone: un bando per la gestione, ma non cambierà nulla

Alla call di Trentino Sviluppo si presenta una sola società (di Macerata), ma poi rinuncia per la “exit fee” da pagare. E così da ottobre altri sei anni con le società di prima (come in Alta val di Non)

di Gigi Zoppello

TRENTO. Poteva essere una svolta storica, per la prima volta una stazione sciistica trentina gestita da imprenditori da fuori regione, ma non sarà così. Gli impianti di sci di Brentonico e Lavarone, dal prossimo inverno e per altri sei anni, saranno gestiti ancora dalle società Brentonico Ski e Turismo Lavarone che se ne sono occupati fino ad ora: si è infatti ritirata una società di Macerata che era l'unica impresa ad aver presentato una "manifestazione di interesse" al bando di Trentino Sviluppo.

Nessuna ditta trentina si è fatta avanti, e l'unico concorrente che dall'Appennino voleva prendere possesso delle stazioni sciistiche del Trentino meridionale ha fatto un passo indietro. Alla fine dunque si va avanti come prima. C'era infatti un problema legato a questo cambio di gestione: la cosiddetta "exit fee".

Il bando era stato emanato il 18 marzo scorso da Trentino Sviluppo, con il titolo "Ricerca manifestazioni di interesse alla locazione degli assets neve e funiviaria" e comprendeva, oltre agli impianti di risalita di Lavarone e Brentonico, anche gli impianti che si trovano nell'Alta Val di Non.

Per gli impianti della Val di Non non ci sono state manifestazioni di interesse, e quindi come già previsto, i precedenti concessionari di impianti sono obbligati a proseguire nella conduzione. Dunque in Val di Non prosegue la società Altopiani Val di Non (che peraltro batte cassa alla Provincia e minaccia di riconsegnare le chiavi se non vi sarà un cospicuo contributo da piazza Dante).

Per Brentonico e Lavarone c'era stata una manifestazione di interesse e sembrava fossimo davanti a una clamorosa svolta storica per la gestione di queste strutture: la proposta era quella della società "Bolognola ski" che gestisce una piccola stazione invernale (10 chilometri di piste appena) sull'Appennino, in provincia di Macerata.

Tutto bene? No. Come prevedeva il bando, si è resa necessaria una perizia sull'eventuale valore che la società subentrante avrebbe dovuto riconoscere a Turismo Lavarone (per Lavarone) ed a Brentonico Ski (per Brentonico San Valentino).

É infatti evidente, come diceva il bando in questione, che non basta candidarsi per gestire gli impianti di Trentino Sviluppo, ma serve trovare intesa per subentrare nel caso a tutte le concessioni di pista delle società attuali. Non si potrebbe infatti gestire l'impianto funiviario, ma non gestire gli altri servizi connessi come la pista e la biglietteria.

Il bando dunque prevedeva prima una perizia del valore delle due stazioni, con possibilità dell'interessato di valutare se c'erano le condizioni per procedere ulteriormente; poi eventualmente un confronto tecnico tra la proposta delle due società attuali, che gestiscono i caroselli, e della ipotetica società subentrante.Ed ecco il problema: l'Avviso pubblico prevedeva la necessità di definire una eventuale "exit fee", determinata sulla base di perizia giurata, legate alle spettanze complessivamente connesse con beni, diritti, ragioni, aspettative e altre similari utilità economiche dovute per la eventuale cessazione anticipata delle concessioni in essere sulla ski-area (piste, etc.), includendo - per l'intera durata dell'affidamento - la piena disponibilità giuridica delle porzioni fondiarie interessate con diritto conseguente ad eseguirvi tutto quanto concesso con l'affidamento, ivi compresi sia l'utilizzo delle installazioni e degli impianti connessi con la gestione della pista da sci, sia la rimozione delle infrastrutture e degli impianti insistenti in loco da intendersi quali opere e lavorazioni a totale carico del futuro eventuale concessionario e quindi facenti parte dell'oggetto dell'Avviso, in favore di Turismo Lavarone e Brentonico Ski.

E questo ha fatto saltare il cambio di gestione: la società Bolognola Ski ha formalmente ritirato il proprio interessamento con nota del 16 giugno 2021.

Ed ora cosa succede? Di ciò sono state informate le società, Turismo Lavarone e Brentonico Ski, con cui potranno dunque essere ora formalizzati da parte di Trentino Sviluppo dei contratti di locazione di durata 6 anni.

I nuovi contratti saranno firmati in autunno, con decorrenza 1 ottobre 2021.

A Lavarone riguardano l'impianto di innevamento artificiale a servizio delle piste Rivetta e Laghetto, Malga Rivetta, la quadriposto Ust, la triposto Bertoldi-Tablat, la quadripopsto Sonneck, e la Malga Laghetto-Passo Vezzena. A Brentonico gli impianti Polsa-Montagnola, la Bucaneve Postemon, il sistema di innevamento artificiale.

 Il valore complessivo degli asset (stima Praxi 2020) è per Lavarone di 6.163.030 di euro; per Brentonico 9.734.060 di euro.

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