Aldeno, corsa dei cittadini per ottenere l'orto sociale

Per tutti gli amanti delle verdure a chilometro zero e per chi sente di avere il pollice verde, ma sfortunatamente vive in una casa sprovvista di giardino, il Comune di Aldeno ha messo a disposizione i suoi orti sociali. Il 2 marzo scorso è scaduto il termine per la consegna delle domande dei 28 appezzamenti da 25 metri quadrati in località Bagnere.

Questo è il terzo anno di affidamento degli orti sociali, un progetto partito nel 2013: nei due precedenti bandi tutti gli spazi erano andati velocemente esauriti, segno che il servizio è molto apprezzato dai residenti. Anche per il 2015 la tendenza è stata la stessa, con un aumento degli under 60 in lizza per impugnare vanga e rastrello. Già nel 2014 il 40% delle richieste era arrivata da soggetti ancora lontani dalla pensione.

Ad Aldeno si può infatti accedere a due diverse assegnazioni, quella triennale, dedicata a chi ha già spento sessanta candeline e appartiene alle categorie «deboli», e quella annuale, aperta anche ai più giovani.ù

I requisiti per poter disporre del fazzoletto di terra sono la residenza ad Aldeno e, ovviamente, il non possesso di altri terreni coltivabili. Nello stilare le graduatorie, poi, il Comune ha dato la priorità ai più anziani, a chi viene segnalato dai servizi sociali e ai disoccupati. Dopo aver soddisfatto tutte le richieste triennali, che quest'anno in totale erano 10 (sei già attive dal 2014), l'amministrazione è passata alla compilazione della graduatoria annuale, sempre seguendo gli stessi criteri e includendo gli under 60. Per il 2015 sono già stati assegnati 14 orti e ce ne sono ancora 4 disponibili che a sentire l'assessore Oscar Beozzo andranno rapidamente esauriti.

«Abbiamo frenato alcune richieste annuali, perché volevamo dare la priorità ai più bisognosi ora però tutti possono farsi avanti. L'interesse per questo progetto aumenta di anno in anno, forse perché fa comodo avere la verdura fresca a costi ridotti».

Il regolamento degli orti urbani, approvato dal consiglio a settembre 2012, impone il divieto di costruire baracche e recinti e di coltivare qualsiasi specie vegetale che non sia ortaggio o fiori. Per la gestione viene costituita un'assemblea con lo scopo di gestire la manutenzione gli spazi comuni e far rispettare il regolamento. Anche la scuola elementare sfrutta gli appezzamenti in località Bagnere per numerose attività didattiche: un modo per fare educazione all'ambiente e favorire lo scambio generazionale tra nonni e bambini.

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