La burocrazia più forte di una pagella

Che fatica entrare a scuola per un certificato: il Direttore risponde alla lettera di un lettore.

La burocrazia più forte di una pagella

Egregio direttore, scrivo queste due righe per esprimere la mia grande preoccupazione che questa pandemia faccia crescere la burocrazia a livelli che nulla hanno a che vedere con l’efficienza e l’organizzazione che nel pubblico sono già critiche. L’altro giorno mi sono recato alle scuole Crispi per ritirare la pagella di mio nipote. All’entrata mi si dice che ci vuole l’appuntamento e che devo chiamare. Prendo il telefono e dopo alcuni tentativi riesco a parlare con l’impiegata che mi passa ad un’altra collega alla quale riracconto le mie esigenze (tre volte per una pagella). Mi viene risposto che anche per la pagella occorre un appuntamento che mi viene fissato per ottobre ovviamente con delega e liberatoria. Faccio presente che l’inizio dell’anno è al 14 settembre ma con molta cortesia mi viene detto che non c’è nessuna urgenza. Chiedo allora se è possibile l’invio per email e mi viene sempre gentilmente risposto che non si può per la privacy. Al mio fianco c’era un altro genitore con le mie stesse esigenze e mi immagino quanti altri. Mi domando se questo è dare un servizio al pubblico. Immaginate la sorpresa e la delusione di mio nipote quando ho dovuto riferire che la pagella la potrà avere a metà ottobre.

Michele Franceschini - Trento

Però la salute viene prima di tutto

Prima la salute. Non posso che risponderle così, in questa circostanza. Penso che ognuno di noi, nell’epoca del Covid, abbia la sua personalissima classifica di cose assurde o quasi incomprensibili che gli sono capitate, quasi tutte condite con un pizzico di privacy e con una dose certo eccessiva di burocrazia. Però va riconosciuto che le regole generali - nate tutte per impedire al coronavirus di diffondersi - sono tali per definizione. Se si iniziano a fare deroghe, non se ne esce più. Capisco dunque il suo fastidio e penso che molte cose si potrebbero davvero rendere più semplici, ma quando parliamo di salute, di attenzione, di regole, dobbiamo tutti armarci di pazienza e capire che la salute è collettiva e non individuale. Nello specifico, essendo suo nipote minorenne, ritengo che però la scuola non possa opporsi ad una richiesta in via telematica avanzata dai genitori. Visti i dati che parlano di un preoccupante aumento di contagi, mi auguro che almeno virtualmente suo nipote possa dunque avere presto la sua pagella.

lettere@ladige.it

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