Economia / L'analisi

Il turismo trentino riprende la corsa: presenze già sui livelli pre pandemia, la montagna recupera e per i laghi è quasi boom

La rilevazione statistica di Trentino Marketing indica dati confortanti già nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno: si stima un +1% delle presenze dovuto a una forte espansione del mercato nazionale (+15%) mentre è più lenta la ripresa sul fronte della clientela internazionale. Anche il mese di luglio dovrebbe aver contribuito a un trend positivo che secondo HBenchmark porterà a fine 2022 a un rassicurante 63% di occupazione delle strutture ricettive

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di Barbara Goio

TRENTO. Il turismo è tornato a far macinare guadagni, e far respirare le imprese in difficoltà: dopo un 2020 da incubo ed un 2021 un poco meglio, i dati sul periodo che va dal 1° aprile al 30 giugno 2022 sono più che positivi.

Secondo le proiezioni che emergono dai dati statistici, che prendono in esame un campione di 1.383 hotel su un totale di 1.432, secondo Trentino Marketing nell'intero periodo si può stimare un +1% delle presenze, che deriva da una forte espansione del mercato nazionale (+15%) mentre si registra ancora qualche difficoltà con la clientela internazionale (-9%).

Insomma, agli italiani piace un sacco venire in Trentino.

«Il turismo di prossimità - spiega il presidente di Trentino Marketing Giovanni Battaiola - funziona bene: gli ospiti ci possono raggiungere con facilità e arrivano nel nostro territorio anche grazie alla serietà dimostrata durante la pandemia».

Riprende Battaiola: «Diverso è il discorso internazionale: non dimentichiamo che c'è una guerra nel cuore dell'Europa, un dramma vero, e poi la situazione è ancora incerta per quanto riguarda la mobilità, con gli ultimi scioperi che hanno creato molto disagio».

Anche la crisi di governo può avere le sue conseguenze anche se «per le famiglie non cambia granché, contano i soldi sul conto corrente».

«Per le imprese invece sarebbe servita una certa stabilità così da portare a termine quanto intrapreso», conclude il presidente.

Se ai dati relativi agli alberghi, si aggiungono anche quelli relativi alle strutture extra-alberghiere, la variazione complessiva rispetto al 2019 segna +3%, sempre grazie al movimento nazionale: il mese di giugno è partito molto bene, le presenze certificate sono aumentate di circa 8% (i soli alberghi del 7%) e anche in questo caso, il ruolo chiave è dato del mercato italiano.

Questa tendenza è confermata anche dai dati pescati dai gestionali degli alberghi ed elaborati in fonte HBenchmark per il periodo da aprile al 17 luglio.

Nelle 229 strutture del Trentino prese in esame, si evidenzia che in Trentino l'occupazione delle strutture era nel 2019 del 68,1%, crollata nel 2020 ad un misero 33,9% per poi risalire leggeremente nel 2021 ad un 53,5%, ed infine arrivare alla proiezione del 2022 ad un rassicurante 63%.

Recupero ancora più marcato se si dividono le zone tra montagna (Fassa, Fiemme, San Martino, Paganella, Campiglio, Val di Sole e Alpe Cimbra) e laghi (Valsugana, Garda, Ledro).

In quest'ultimo caso i valori del 2019 (78,4 %), dopo il crollo del 2020 (37,8%) e il parziale recupero del 2021 (68,6%), sono ritornati ad uno splendido 79,7%.

Recupero anche in montagna: dal 64,6 % del 2019 ad uno sconsolate 39,6 % del 2020, buono il 58,2 % dell'anno scorso, per arrivare al 62,2 % di quest'anno.

A Trentino Marketing si parla di "cauto ottimismo" perché, come precisa il presidente «i fattori da prendere in considerazione sono tanti. Gli imprenditori però fanno la loro parte».

Tra i margini di miglioramento, resta la destagionalizzazione, «che è stata perseguita nell'organizzazione di eventi, come il Festival dell'Economia, il Giro d'Italia o anche il concerto di Vasco Rossi». Un calcolo specifico sulle ricadute dirette di questi eventi non è ancora però stato fatto.

«Stiamo targettizzando le offerte - conclude Battaiola - proprio per capire cosa cerca il turista e cosa possiamo offrire: nessuna iniziativa viene scartata».

Ecco che per fare contento chi arriva in Trentino, si può fare un po' di tutto, dall'astrotrekking alla ricerca del buio della notte per vedere le stelle (una delle ultime tendenze) alla scoperta delle zone più genuine.

«Lo slogan "vieni in Trentino, respira", ecco, cerchiamo di mantenerlo» conclude Battaiola.

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