Allarme per la grave crisi del gruppo Tosoni Ridotti alla metà i posti di lavoro in Trentino

All'inizio di quest'anno i dipendenti delle società trentine del Gruppo Industriale Tosoni erano 70. Ora sono la metà e anche quelli rimasti rischiano il posto. La maggior parte dei lavoratori, come denuncia da tempo la Fim Cisl , hanno arretrati di stipendio che arrivano anche a sei mesi. Alcuni di loro, pur di recuperare qualcosa, hanno presentato istanza di fallimento in tribunale.

E pochi giorni fa il tribunale di Rovereto ha dichiarato fallita la Research & Development Systems (R&d), l'azienda dedicata alla ricerca e sviluppo.

Nei guai è tutto il gruppo veronese, schiacciato da 200 milioni di euro di debiti di cui 80 con le banche. Il gruppo guidato da Bruno Tosoni , noto anche per essere stato a lungo presidente della Cis, Compagnia Investimenti e Sviluppo di Verona, partecipata da molti investitori trentini e anch'essa in crisi, sta tentando da alcuni mesi la strada del concordato preventivo e della ristrutturazione dei debiti. Dei 600 addetti totali, i 220 delle Officine Tosoni e della Cordioli , il ramo costruzioni del gruppo, sono in cassa integrazione straordinaria da agosto.

Nelle aziende trentine, tutte con sede a Rovereto, assistiamo invece mese dopo mese ad uno stillicidio di posti di lavoro persi. A inizio anno la Far Systems , specializzata in sistemi elettronici per energia, ambiente e costruzioni, contava 30 addetti. A metà anno erano scesi a 26 e ora siamo già sotto i 20. Far Systems ha chiuso il 2014 con 9 milioni di ricavi e una perdita di quasi 300 mila euro, che ha ridotto il patrimonio a 380 mila euro.
R&d Systems, la società in procedura fallimentare, aveva 24 addetti nel primo trimestre di quest'anno, 20 nel secondo trimestre, una decina ora. L'azienda ha visto l'anno scorso il valore della produzione quasi dimezzato a 1,7 milioni, con una perdita di 938 mila euro e un patrimonio ridotto al minimo.

Saira Electronics , specializzata in apparati elettronici e «scatole nere» per i treni, che pure è l'azienda che va relativamente meglio, aveva a Rovereto 13 dipendenti dei 78 totali. Ora ne sono rimasti 3. La quarta società con sede in Trentino, la Saira Europe , è una sub-holding e non ha personale locale. Anche queste due aziende sono in rosso nel 2014. La perdita totale delle società trentine del gruppo supera i 3 milioni.

Una delle questioni aperte, ricorda Paolo Cagol della Fim Cisl, è che Far Systems e R&d avevano stipulato nel 2012 un accordo negoziale con Provincia e sindacati in cui, in cambio di contributi pubblici per un totale di 1,3 milioni, si impegnavano a mantenere un'occupazione pari a 44 dipendenti fino al 2017. Ora in queste due aziende i dipendenti sono meno di 30 e caleranno ancora con il default di R&d.
«La maggior parte dei lavoratori - spiega Cagol - hanno dato le dimissioni per giusta causa in quanto non ricevevano lo stipendio da mesi. C'è il caso di un lavoratore che dopo il tirocinio è stato assunto stabilmente e mai pagato. Chiederemo di incontrare l'assessore Alessandro Olivi per capire le intenzioni della Provincia. La preoccupazione è molto elevata e la porteremo il prossimo 22 ottobre a Roma all'incontro al ministero dello Sviluppo economico».

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