La crisi morde ancora: 313 milioni di bollette e rate di debiti non pagate

La crisi morde ancora. Il totale delle bollette e delle rate di debiti non pagate da famiglie e imprese del Trentino Alto Adige è balzato l’anno scorso a 313 milioni di euro dai 220 milioni del 2013: un’impennata del 42%.

di Francesco Terreri

La crisi morde ancora. Il totale delle bollette e delle rate di debiti non pagate da famiglie e imprese del Trentino Alto Adige è balzato l’anno scorso a 313 milioni di euro dai 220 milioni del 2013: un’impennata del 42%.

Anche a livello nazionale i debiti scaduti sono aumentati del 16%, raggiungendo la cifra record di 56,2 miliardi. Nove pratiche su dieci, l’88% del totale, riguardano rate e bollette non saldate dalle famiglie mentre il restante 12% sono gli arretrati di pagamento delle aziende.

Il quadro della situazione è contenuto nel quinto rapporto annuale sui servizi di tutela del credito di Unirec, l’Unione nazionale delle imprese di recupero crediti, che sarà presentato giovedì 14 maggio a Roma.

I dati, spiega il presidente di Unirec Gianni Amprino, «sono lo specchio dell’economia del Paese: raccontano la difficoltà delle famiglie a onorare gli impegni e delle aziende a corto di liquidità».

Nel 2014 le pratiche di recupero crediti sono salite a 40,6 milioni dai 38,9 milioni del 2013. Le pratiche recuperate sono invece 16,8 milioni, in calo sull’anno precedente, per un valore di 9,6 miliardi. Sempre secondo Unirec, l’ammontare delle bollette e rate non pagate è quasi quadruplicato dal 2007, cioè dall’ultimo anno prima della crisi, a oggi. E nel 2015 si stima che le masse gestite dalle agenzie di recupero salgano di un altro 7-10% oltre i 60 miliardi, con un numero di pratiche attorno ai 44 milioni.

In regione i debiti arretrati censiti da Unirec erano pari a circa 178 milioni nel 2010. L’anno dopo avevano fatto un balzo a 215 milioni, nel 2012 erano scesi a 190 milioni per poi risalire a 220 milioni nel 2013. L’anno scorso il record, con un livello superiore del 75% al 2010.

Le pratiche trattate nel 2013 erano state 181 mila, per un valore unitario per singola pratica di poco più di 1.200 euro, in linea con quello nazionale. Nel 2014 però il ticket medio, cioè il valore per singola pratica, è aumentato dell’11% a 1.385 euro.

Le pratiche recuperate in Trentino Alto Adige nel 2013 erano state 88.000, pari al 48% del totale. A livello nazionale erano il 44% del totale e nel 2014 sono scese al 41%. Gli importi recuperati in regione valevano 56 milioni, pari ad un quarto dei debiti non pagati, mentre a livello nazionale la performance di recupero era inferiore al 20% e l’anno successivo è scesa al 17%.

Le pratiche di recupero per settore vedono in testa le utilities e telecomunicazioni, cioè le bollette, con 19,1 milioni di pratiche affidate e poco più di 7 milioni recuperate, seguite dal comparto bancario-finanziario con 16,9 milioni di pratiche di cui 8,1 milioni recuperate. In valore invece il 72% delle somme da recuperare derivano da prestiti di banche, finanziarie e società di leasing e due terzi di essi sono crediti «molto datati» che i debitori dovrebbero rimborsare in unica soluzione.

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