Edilizia, in Trentino una crisi senza fine

Sembra un tunnel senza fine quello che ha imboccato l'edilizia trentina. Dal 2007 ad oggi in questo settore c'è stato un calo del 30% dei lavoratori. Questo ed altri dati sono stati presentati da Gianni Tomasi (Uil Feneal - vedi videointervista) che dice: «Il lavoro nero è ancora troppo diffuso, è una dannazione»Video di Giuseppe Fin

Sembra un tunnel senza fine quello che ha imboccato l'edilizia trentina. Dal 2007 ad oggi in questo settore c'è stato un calo del 30% dei dipendenti. Dall'inizio dell'anno ad oggi si registra un -10% di occupati rispetto agli stessi mesi del 2013. I lavoratori presenti nelle liste disoccupazione 2013 provenienti dall'edilizia sono più di 2 mila.

 

Nel residenziale e nel produttivo il nuovo costruito è passato da 4,5mln a 2mln di metri cubi, la gente spende di più per le ristrutturazioni che per il nuovo. I dati sono stati presentati oggi da Gianni Tomasi (Uil Feneal), intervistato qui sotto da Giuseppe Fin.

 

Gianni Tomasi che accusa: "Lavoro nero e irregolare ancora troppo diffuso. È una dannazione!"

 

 

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