Rossi: «L'articolo 18 non è più un tabù»

 Il presidente della Provincia, Ugo Rossi, accoglie in modo molto positivo il piano del Pd per il lavoro anticipato ieri dal  Corriere della sera , nel quale si propone tra l'altro di introdurre un contratto a tempo indeterminato, ma più flessibile, per i neoassunti, che non prevede la tutela dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori (reintegro o indennizzo nel caso di licenziamento illegittimo). Il Pd vorrebbe lasciare solo l'indennizzo  I tuoi commenti

di Luisa Maria Patruno

rossiTRENTO - «Cancellare l'articolo 18 non è un tabù e si possono immaginare percorsi diversi: quando io l'ho detto l'anno scorso mi sono saltati addosso tutti. Ora vedo che lo dice il segretario del Pd, Matteo Renzi, e non posso non essere d'accordo con lui, sarà un percorso lungo ma non credo che sia il tipo che si ferma dopo aver lanciato il sasso».
 
Il presidente della Provincia, Ugo Rossi, accoglie in modo molto positivo il piano del Pd per il lavoro anticipato ieri dal  Corriere della sera , nel quale si propone tra l'altro di introdurre un contratto a tempo indeterminato, ma più flessibile, per i neoassunti, che non prevede la tutela dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori (reintegro o indennizzo nel caso di licenziamento illegittimo). Il Pd vorrebbe lasciare solo l'indennizzo. 
 
In sostanza, riprendendo in parte la proposta del giuslavorista Pietro Ichino all'epoca del governo Monti, si vuole dare la possibilità ai giovani di avere un contratto a tempo indeterminato ma più flessibile, rendendo più facile licenziare per il datore di lavoro. La novità dovrebbe essere accompagnata da una ridefinizione degli ammortizzatori sociali secondo un nuovo modello di «flexsecurity» di stile scandinavo.
 
Intervista a Rossi sull'Adige in edicola

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