Turisti russi in volo sulle piste da sci

Per rilanciare la stagione turistica invernale il Trentino punta sull'Europa dell'Est. All'indomani dall'introduzione di un volo di collegamento giornaliero tra l'aeroporto Catullo di Verona e Mosca, il presidente della Provincia Ugo Rossi ha incontrato, nel pomeriggio di ieri, il console Alexander Nurizade e una delegazione di giornalisti e operatori turistici provenienti dalla Russia. Fino a fine marzo l'aeroporto Catullo, di cui la Provincia detiene un quinto del capitale ospiterà un volo di linea Mosca-Verona proposto dalla compagna S7 Airlines a cadenza quotidiana

Per rilanciare la stagione turistica invernale il Trentino punta sull'Europa dell'Est. All'indomani dall'introduzione di un volo di collegamento giornaliero tra l'aeroporto Catullo di Verona e Mosca, il presidente della Provincia Ugo Rossi ha incontrato, nel pomeriggio di ieri, il console Alexander Nurizade e una delegazione di giornalisti e operatori turistici provenienti dalla Russia.
Fino a fine marzo l'aeroporto Catullo, di cui la Provincia detiene un quinto del capitale - e ieri Rossi ha fatto il punto sull'assetto societario col presidente  Paolo Arena  - ospiterà un volo di linea Mosca-Verona proposto dalla compagna S7 Airlines a cadenza quotidiana al posto di quello trisettimanale. L'incremento dei collegamenti dovrebbe comportare un aumento dei flussi turistici verso il Trentino, che già stanno crescendo in modo esponenziale. Dai poco più di 5 mila del 2004, si è passati a oltre 32 mila turisti russi nell'ultima stagione sciistica, al quarto posto per presenze dopo tedeschi, polacchi e austriaci. Tra le zone preferite dai turisti dell'Est, solitamente interessati a sport e shopping, moda e prodotti enogastronomici, Val di Fassa e Madonna di Campiglio, seguite da Val di Fiemme e Val di Sole.
«Il collegamento aereo - ha chiosato Rossi - potrà rafforzare ulteriormente l'asse strategico che si sta consolidando tra Italia e Russia, permettendo lo sviluppo di ulteriori collaborazioni. Oltre all'ambiente naturale e al turismo, pensiamo anche alle opportunità di crescita per il settore manifatturiero». Nurizade, reduce dal summit bilaterale della scorsa settimana a Trieste tra  Vladimir Putin  e  Enrico Letta , ha confermato che «vi è la volontà di stringere nuovi accordi».
A margine dell'incontro, Rossi e Arena hanno fatto il punto sulla nuova holding di controllo da costituire tra gli attuali soci del Catullo in vista dell'ingresso di Save Venezia, che comunque slitta al 2014. «Dobbiamo lavorare su uno schema praticabile - spiega Rossi - chiarendo anche i patti sulla governance».  L. B.

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