Guerra / Le reazioni

Il direttore musicale del teatro Bolshoi di Mosca si dimette: "Noi siamo gli ambasciatori della pace"

Tugan Sokhiev annuncia che lascia anche l'Orchestra nazionale di Tolosa. "Siamo qui per ricordare attraverso la musica di Shostakovich gli orrori della guerra"

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ROMA

ROMA. Il direttore musicale del teatro Bolshoi di Mosca, Tugan Sokhiev, ha annunciato le dimissioni.

Lacerato da una "scelta obbligata ma impossibile" fra i suoi musicisti russi e quelli francesi, Tugan Sokhiev, direttore d'orchestra russo del celebre teatro Bolscioi di Mosca e dell'Orchestra nazionale del Capitole a Tolosa, nel sud-ovest della Francia, ha scelto di dimettersi da entrambe le cariche.

Sottoposto a diverse pressioni in questi giorni, Sokhiev ha diffuso un comunicato, riportandone parte del testo in un post su Facebook e premettendo di essere "contrario a tutti i conflitti, sotto qualsiasi forma". Finora era emersa la sua difficoltà ma aveva rifiutato di esprimersi sulla situazione. Ora è uscito dal suo silenzio: "Vedendomi costretto a far fronte all'impossibile scelta fra i miei musicisti russi e quelli francesi, che tanto amo, ho deciso di dimettermi dalle mie cariche di direttore musicale del Teatro Bolscioi di Mosca e dell'Orchestra nazionale del Capitole di Tolosa, con effetto immediato".

Saltano le prime date in Francia, quelle del 18 e 25 marzo alla Halle aux Grains di Tolosa, dove avrebbe dovuto dirigere la sua orchestra del Capitole del quale era direttore, con contratto che sarebbe scaduto il prossimo giugno.

Il sindaco, Jean-Luc Moudenc, gli aveva domandato di esprimersi con una lettera in cui gli chiedeva di parlare della situazione attuale.

Il sindaco aveva spiegato: "Lui sa che i giornalisti, gli spettatori, i musicisti, ci fanno molte domande, in particolare come città gemellata con Kiev, sulla sua opinione nei confronti dell'attualità. Il Comune, con l'attuale crisi in Ucraina, aveva già deciso che l'Orchestra Nazionale di Tolosa non sarà più parte integrante delle Musicales franco-russes", una rassegna bi-nazionale di musica, cinema, letteratura, che sarebbe giunto quest'anno alla sua terza edizione, di cui Sokhiev era direttore.

Tugan Sokhiev, nato in Ossezia del nord, nel Caucaso russo, vicino alla frontiera con la Georgia, aveva appena 26 anni quando diresse il primo concerto a Tolosa. Era il 2003 e due anni dopo fu nominato nuovo direttore d'orchestra della compagine del Capitole, succedendo a Michel Plasson. Poi, nel 2008, assunse la direzione musicale dell'orchestra tolosana prima di essere chiamato nel 2014 anche a quella del Bolscioi di Mosca nel 2014.

Contrario alla guerra, definisce "scioccante e offensivo che alcune persone rimettano in discussione il mio desiderio di pace e pensino che io, in quanto musicista, possa parlare di altro che non sia la pace sul nostro pianeta". E insiste nel qualificare come "insopportabile" essere "testimone del modo in cui colleghi, artisti, attori, cantanti, ballerini, registi, vengano minacciati, trattati senza rispetto e vittime della 'cultura dell'annullamento'".

Con il conflitto in Ucraina, sottolinea, "mi si chiede di scegliere fra una tradizione culturale invece che un'altra. Presto mi chiederanno di scegliere fra Ciaikowski, Strasvinsky, Schostakovich e Beethoven, Brahms, Debussy. Questo accade già in Polonia, un Paese europeo, dove la musica russa è vietata". Unica soluzione per Sokhiev, le dimissioni immediate: "Noi musicisti, siamo qui per ricordare attraverso la musica di Shostakovich gli orrori della guerra. Noi musicisti siamo gli ambasciatori della pace. Invece di utilizzarci, noi e la nostra musica, per unire le nazioni e i popoli, veniamo divisi e ostracizzati".

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