Eurovision Song Contest, trionfa l'israeliana Netta

È stata cameriera e maestra elementare, ha prestato servizio militare, poi ha intrapreso la carriera nel mondo della musica. E sabato sera, con la «mossa del pollo», il look stravagante, l’esibizione autoironica dei chili in più, l’israeliana Netta Barzilai ha vinto l’Eurovision Song Contest portando sul palco dell’Altice Arena di Lisbona la sua personale versione dell’empowerment femminile. «Stupido, non sono il tuo giocattolo», recita il brano «Toy» con cui Netta, data tra i favoriti della vigilia, ha superato la concorrenza di Cipro e Austria, aggiudicandosi un successo che il prossimo anno riporterà lo show musicale, organizzato ogni anno dall’European Broadcasting Union, in Israele, a Gerusalemme.

I nostri Ermal Meta e Fabrizio Moro, che a Lisbona hanno proposto «Non mi avete fatto niente», il brano contro la paura del terrorismo con cui hanno trionfato all’ultimo Sanremo, si sono dovuti accontentare della quinta posizione, pur con un onorevole terzo posto al televoto (dopo Israele e Cipro) che li ha rilanciati nella parte alta della classifica. «Ce l’abbiamo messa tutta per far passare il nostro messaggio», hanno commentato al termine della finalissima.

Venticinque anni, spiritosa, accattivante, forte di oltre 20 milioni di visualizzazioni del suo inno al girl power sul canale YouTube dell’Eurovision, Netta Barzilai si afferma largamente, nonostante la campagna di sabotaggio del voto lanciata dai Bds nelle scorse settimane, e regala a Israele la quarta vittoria al concorso musicale (al quale partecipa dal 1973, l’ultimo successo è di vent’anni fa), accendendo un nuovo riflettore sul Paese, nei giorni dell’inaugurazione dell’ambasciata Usa a Gerusalemme, del Giro d’Italia e delle celebrazioni dei 70 anni.

Una coincidenza che non è sfuggita al premier Benyamin Netanyahu che, dopo i complimenti sabato sera a caldo al telefono, ha reso omaggio alla vittoria di Netta aprendo ieri la riunione di governo salutando i ministri con «Boker Toy» (allusione al titolo della canzone), anziché «Boker Tov» (buongiorno). E prima di entrare nella riunione, come testimonia un suo tweet, ha mimato di fronte alle telecamere il «ballo del pollo» allargando le braccia, per augurarsi poi «il prossimo anno a Gerusalemme!».
Anche il sindaco di Tel Aviv, Ron Hulday, ha voluto illuminare la facciata del municipio con la parola «Toy». Intanto sui social si moltiplicano i messaggi di affetto per Netta, da J.K. Rowling alla connazionale Gal Gadot.

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