Lavoro / Infortuni

L’allarme del Pd: “Il Trentino uno dei posti in Italia con il maggiore incremento di incidenti sul lavoro"

Dem preoccupati: ”Vanno incrementate le assunzioni del personale dell’ente che si occupa di controlli sui luoghi di lavoro ed è infine necessario riservare più fondi per finanziare le attività del Dipartimento di prevenzione attraverso la destinazione della totalità delle sanzioni che vengono poste a carico di quelle aziende che non adempiono agli obblighi di salute e sicurezza sul lavoro"

TRENTO. "Nei soli primi due mesi dell'anno 2024 si è registrato un aumento degli infortuni sul lavoro del 18%, in numeri parliamo di 1.451 infortuni di cui tre mortali. I dati nazionali, ci dicono che la Provincia autonoma di Trento è una delle aree del Paese che registra un maggiore incremento di incidenti sul posto di lavoro". Così, in una nota, il gruppo del Partito democratico del Trentino in Consiglio provinciale, precisando il sostegno allo sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil contro gli infortuni sul posto di lavoro.

"Nel corso della passata legislatura il gruppo del Pd del Trentino ha più volte insistito attraverso ordini del giorno, interrogazioni e mozioni per impegnare la giunta a fare di più su questo tema. C'è la necessità di investire in prevenzione. Interventi specifici vanno inoltre messi in campo in particolare per i lavoratori stranieri che non conoscono la lingua italiana e che quindi sono a maggior rischio infortuni”.

”Vanno poi incrementate le assunzioni del personale Uopsal, che si occupa di controlli sui luoghi di lavoro, ed è infine necessario, come già indicato in una proposta di mozione approvata in Consiglio Provinciale nell'estate 2021 e mai del tutto attuata, riservare più fondi per finanziare le attività del Dipartimento di prevenzione attraverso la destinazione della totalità delle sanzioni che vengono poste a carico di quelle aziende che non adempiono agli obblighi di salute e sicurezza sul lavoro", afferma il gruppo, esprimendo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori morti nel cantiere di Firenze e nella centrale elettrica di Suviana

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