Fauna / Il caso

M5S: gli abbattimenti di orsi decisi da Trento sono contro le norme nazionali e Ue

Dopo la deputata Michela Vittoria Brambilla, anche una senatrice pentastellata, Elena Sironi, si scaglia contro il disegno di legge adottato dalla giunta Fugatti che ora vorrebbe un rapido via libera in consiglio povinciale. L'assessora Gerosa: ho dato il mio sì con riserva

LA NORMA Giunta Fugatti: in Trentino da abbattere 24 orsi in tre anni
MINORANZE Una conferenza di informazione sulla gestione di orsi e lupi

POLEMICA La linea dura di Fugatti, Francesca Gerosa: «Solo propaganda»
ENPA «La Provincia predisponga i corridoi di attraversamento sicuri»
CRITICHE Wwf all'attacco: troppi orsi morti in Trentino

TRENTO. "La giunta della provincia di Trento ha approvato un disegno di legge che prevede l'abbattimento di 24 orsi in tre anni. Ogni anno in Trentino i cacciatori potranno uccidere 2 femmine adulte, due maschi adulti e quattro cuccioli. La delibera è in contrasto con la normativa sia nazionale che europea, ed espone l'Italia alle procedure di infrazione con multe salatissime a carico di tutti gli italiani".

Così su Facebook la senatrice M5s Elena Sironi. "La presenza degli orsi in Trentino - aggiunge -fa parte di una storia antica che risale ad un progetto di ripopolazione finanziato dall'Europa che prevedeva una gestione attenta della convivenza con l'uomo. Gli orsi per natura amano vivere tranquilli ed isolati, sono onnivori, prevalentemente vegetariani e non cercano prede umane.

I problemi dei cosiddetti orsi confidenti, che si avvicinano all'abitato creando preoccupazione, sorgono perché la pubblica amministrazione non ha rispettato tutte le indicazioni previste nel piano di ripopolamento e convivenza.

Ovvero l'adeguata informazione per residenti e turisti sulle regole di comportamento e soprattutto un'adeguata gestione della raccolta dei rifiuti in modo che non sia motivo di attrazione per gli orsi e la piantumazione di alberi da frutto nelle aree lontane dall'abitato e la creazione di corridoi ecologici che ne consentano gli spostamenti verso altre aree montane dell'Europa centro orientale".

"Tutto ciò - conclude la parlamentare - non è stato fatto nonostante la Provincia abbia incassato dalla Ue i soldi per farlo. Adesso gli amministratori pubblici se la prendono con i poveri animali che hanno la sola colpa di esistere e che vorrebbero vivere tranquillamente lontano dall'uomo in un territorio che garantisca le adeguate condizioni per la loro vita autosufficiente".

Contro la politica trentina su orsi e lupi e anche in relazione al ddl che la giunta ha liceniato due gorni fa per sottoporlo a breve in consiglio, si è espressa anche Michela Vittoria Brambilla, presidente dell'Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell'Ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente. Dalla nota esponente politica arriva un chiaro appello al governo affinché blocchi il disegno di legge trentino sugl orsi da abbattere, posto che fra l'altro porrebbe l'Italia in infrazione rispetto alle norme Ue. La stessa Brambilla annuncia che in assenza di uno stop da Roma, sarà la propria associaizone ad avviare un'azione legale.

La vicepresidente della giunta provinciale, Francesca Gerosa, ha fatto sapere di aver votato con riserva il via libera al testo di legge, che ora andrà instradato in consiglio provinciale. Gerosa si è espressa l'anno scorso ripetutamente in modo assai critico verso il modello di gestione di orsi e lupi da parte della Provincia e ha incontrato l'associazionismo ecologista per ragionare su dispositivi diversi da adottare.

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