Giustizia / Il caso

Lavis, distrugge l'auto schiantandosi sulla strada innevata: viene risarcito

Coperto circa tre quarti del dannon subito da ul guidatore che pur avendo le catene montate è scivolato contro un muretto: gli è stata contestata l'imprudenza di essersi messo alla guida in condizioni meteo avverse, ma arriva anche il risarcimento

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di Marica Vigano'

TRENTO. Spostarsi in auto nel mezzo di una nevicata non è mai una buona idea: qualora non ci siano urgenze è bene evitare qualsiasi viaggio, anche perché in caso di incidente tutto si complica, dalla ricostruzione dell'accaduto all'attribuzione di responsabilità (anche in riferimento alle domande di risarcimento dei danni). Ad un automobilista, che pur avendo le catene montate è scivolato contro un muretto, è stata contestata l'imprudenza di essersi messo alla guida in condizioni meteo avverse: dunque un concorso di colpa nello schianto. Tuttavia gli è andata bene, perché dei 4.200 euro circa chiesti all'amministrazione comunale per i danni alla vettura, ne ha ottenuti 3mila (lordi).

A quattro anni di distanza dall'incidente il risarcimento è arrivato, non direttamente dall'ente responsabile della strada - in questo caso il Comune di Lavis - ma attraverso la ditta incaricata dall'amministrazione della pulizia della strada.L'incidente era accaduto nel pomeriggio del 13 dicembre 2019. La nevicata era in corso dal mattino. Tre erano stati i veicoli che avevano perso aderenza nell'affrontare un sottopasso che, dopo l'accaduto, è stato subito chiuso dalla polizia locale: distrutta l'auto dell'uomo che ha fatto causa al Comune; coinvolte, nella corsia di marcia opposta, una macchina e un furgone che, proprio negli stessi attimi, erano scivolati andando a collidere.

Il primo automobilista, lo stesso che ha presentato il conto del carrozziere all'amministrazione comunale , era a circa metà della salita quando la sua vettura, munita di catene e dunque in regola con il Codice della strada, ha perso aderenza a causa delle neve e del ghiaccio, slittando all'indietro e finendo contro il muro.

La polizia locale aveva rilevato che all'imbocco e all'uscita del sottopasso «il manto stradale era completamente innevato e ghiacciato», che non c'era ghiaia o altro materiale idoneo ad aumentare l'aderenza degli pneumatici e che «la situazione era tale da non poter essere garantita la sicurezza della circolazione». L'automobilista, presentando una fattura da 4.200 euro, si è visto rifiutare il risarcimento dal Comune; anche il procedimento di mediazione assistita non ha dato esito positivo.

È dunque partita la causa civile. L'amministrazione ha coinvolto la ditta che a cui aveva affidato la manutenzione delle strade proprio per prevenire eventuali incidenti con relative richieste di risarcimento. Il giudice, con sentenza depositata le scorse settimane, ha evidenziato che l'incidente è in parte imputabile allo stesso conducente del mezzo «perché ha imprudentemente circolato con la sua autovettura nonostante le evidenti avversità atmosferiche in atto la cui gravità aveva reso necessaria persino la chiusura della strada».

Alla ditta incaricata della manutenzione delle strade, che non si è presentata davanti al giudice per fornire la propria versione dei fatti, è stata riconosciuta una responsabilità di tipo omissivo, «per non aver tempestivamente fatta adeguata manutenzione della pericolosa strada in questione», ad esempio spargendo sale o ghiaia, oppure segnalando il rischio.

Inoltre il giudice rileva che l'ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito «si presume responsabile dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo immanentemente connesse alla struttura o alle pertinenze della strada stessa».

La domanda di risarcimento presentata dall'automobilista è stata dunque accolta parzialmente: il Comune di Lavis e la ditta incaricata sono stati condannati a risarcire in solido l'automobilista per un importo di 2.900 euro, con pagamento delle spese di lite pari a 1.300 euro. Tali somme - specifica il giudice - sono a carico della ditta.

[foto di archivio]

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