Politica / Dipendenti

I sindacati dei provinciali: «Finalmente la giunta, ma aspettiamo gli arretrati e l’avvio delle trattative»

I segretari della Funzione Pubblica di Cisl e Uil incalzano: «Siamo alla fine del 2023 ma l'amministrazione pubblica rischia il collasso per la carenza ormai di strutturale di personale»

TRENTO. Sì, finalmente dopo oltre 40 giorni c’è una giunta provinciale più o meno definitiva. Ma i dipendenti della Provincia sono ancora in attesa che la giunta onori gli impegni presi per il contratto.

«Finalmente le 'beghe' alla trentina nella Giunta provinciale sono finalmente finite, speriamo però che non siano i cittadini a pagare questi ritardi» affermano in una nota  Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl). «Le lavoratrici e i lavoratori chiedono risposte concrete alle criticità del nostri territorio e i problemi del pubblico impiego non devono finire in secondo piano».

Si è sbloccata la crisi di Giunta e adesso le parti sociali premono per avviare le trattative. «Siamo alla fine del 2023 ma l'amministrazione pubblica rischia il collasso per la carenza ormai di strutturale di personale. Ogni settore annaspa con punte allarmanti negli uffici amministrativi e ancora di più nelle Apsp per l'elevato turn over degli operatori sanitari e assistenziali».

Sono 14 mila lavoratrici e lavoratori in attesa ancora di vedersi riconosciute le progressioni economiche. «E' tempo di dare seguito alle trattative per il contratto 2019/2021 e avviare quelle del triennio 2022/24. C'è un continuo ritardo che non può essere ulteriormente prorogato. Bisogna dare corso immediato ai protocolli d'intesa ormai sottoscritti da mesi».

Il personale delle Autonomie locali (Provincia, enti strumentali, Apsp, Comuni e Comunità di valle) spie-gano Cisl Fp e Uil Fpl hanno visto solo i primi effetti di quanto sottoscritto il 18 luglio ultimo scorso con una liquidazione una tantum. »L'urgenza è quella di finalizzare le intese attraverso la ripartenza della trattativa in Apran con la calendarizzazione degli incontri già a partire da gennaio. Le lavoratrici e i lavoratori sono sempre impegnati con spirito di abnegazione per garantire servizi d'eccellenza ma adesso si aspettano risposte dalla politica», concludono Pallanch e Bassetti.

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