Fauna / Manovre

Orsi, Salvini consegna ai ministri la lettera dei sindaci solandri: Fugatti lo ringrazia

Dopo il passaggio a Pinzolo, il vicepremier mette in mostra a Roma l'azione di sostegno al collega leghista di piazza Dante e fa sapere di aver suggerito al governo «di lasciare a Trento e Bolzano la possibilità di intervenire per gestire il fenomeno e garantire una convivenza sostenibile e di buonsenso»

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TRENTO. La lettera dei sindaci della val di Sole con cui chiedono aiuto al Governo sulla gestione dei grandi carnivori, è stata consegnata a Giorgia Meloni e ai colleghi ieri in Consiglio dei ministri dal vicepremier e leader nazionale della Lega, Matteo Salvini.

Lo fa sapere una nota della Lega, spiegando che, dopo essersi confrontato negli ultimi giorni con decine di amministratori della Provincia di Trento, Salvini ha consegnato una lettera dei sindaci che denunciano una convivenza sempre più difficile con animali ritenuti pericolosi e aggressivi.

«Salvini - si legge ancora nella nota della Lega - ha suggerito di lasciare a Trento e Bolzano la possibilità di intervenire per gestire il fenomeno e garantire una convivenza sostenibile e di buonsenso».

D'altronde il ministro delle Infrastrutture, pur non avendo competenza in materia di fauna selvatica, ma frequentando la val Rendena da anni, si era impegnato sabato a Pinzolo a farsi ambasciatore delle richieste dei sindaci, che poi sono anche quelle che sta sostenendo da mesi il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che si trova ad affrontare la campagna elettorale con l'esigenza di dimostrare di essere riuscito a fare qualcosa per affrontare il problema della convivenza con gli orsi e i lupi di fronte alla crescente preoccupazione di chi vive in montagna.

«Voglio ringraziare il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini - ha dichiarato Fugatti - perché, come promesso, ha portato immediatamente al tavolo del Consiglio dei ministri le richieste che i sindaci delle Giudicarie, della Val di Sole e della Val Rendena hanno messo sul tavolo nell'incontro di due giorni fa».

«Gli uffici ministeriali - secondo Fugatti - devono capire che il nostro territorio non può più aspettare le lungaggini romane. Gli abbattimenti degli esemplari pericolosi ormai sono una questione di ordine pubblico. Insieme all'Alto Adige vogliamo maggiore autonomia nella gestione dei grandi carnivori per la sicurezza dei nostri cittadini e per tutelare allevamenti e agricoltori che lavorano negli alpeggi e che sono sempre più in difficoltà».

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