Politica / Il nodo

Su lupi e orsi scontro nel centrodestra e rivolta in FdI per le posizioni di Francesca Gerosa

Ambrosi, Cia e i circoli contestano la candidata che critica la linea dura della giunta. Roberto Paccher (Lega): no al dialogo con gli animalisti. Polemica dopo il vertice di coalizione con Fugatti in cui la vicepresidente designata ha proposto il documento sui grandi carnivori elaborato con gli ecologisti. Ma il commissario Urzì la difende: «Servono le azioni di gestione mancate negli ultimi 5 anni»

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TRENTO. Su orsi e lupi Francesca Gerosa, la candidata di Fratelli d'Italia designata alla vicepresidente della Provincia, si è attirata le ire di mezzo partito, oltre che la reprimenda da parte del consigliere provinciale Roberto Paccher, membro del direttivo e tesoriere della Lega del Trentino, per aver detto giovedì alla riunione del centrodestra con Fugatti, che nella gestione dei grandi carnivori si deve dialogare anche con le associazioni ambientaliste e animaliste, con le quali Gerosa ha elaborato un documento che ha presentato anche al vertice di coalizione.

Per la presidente di Itea, infatti, non basta abbattere gli esemplari problematici e pericolosi, che pure ritiene necessario, e promettere il trasferimento irrealistico di decine di orsi o la loro uccisione, ma si deve intervenire meglio nella gestione, cosa che la giunta Fugatti fino ad ora non ha fatto.Apriti cielo.

Paccher, che era presente all'incontro, commenta: «Sono rimasto stupito della posizione espressa da Fratelli d'Italia sul tema della gestione dei grandi carnivori. In particolare la posizione di Francesca Gerosa che propone con insistenza un dialogo con le associazioni ambientaliste ed animaliste. Sono proprio quegli interlocutori che sino ad oggi hanno sistematicamente impugnato tutti i provvedimenti in tema di gestione di orsi e lupi fatti dalla giunta provinciale del presidente Fugatti».

Secondo il consigliere leghista: «La strada per soluzione del problema è già stata tracciata da Fugatti. La volontà è quella di spostare altrove gli orsi e fino ad oggi, al di là dei proclami, non si è fatto avanti nessuno per accoglierli. L'alternativa quindi è solo l'abbattimento. E la cosa riguarda pure i lupi. Ecco quindi che posizioni come quelle espresse da Gerosa rischiano anche di indebolire l'agire delle istituzioni trentine che, viceversa, si stanno muovendo in maniera compatta, seria e responsabile, per fare tornare a vivere serenamente chi vive o frequenta la montagna».

«Faccio fatica a comprendere - conclude Paccher - che Fratelli d'Italia si faccia invece portatore degli ambientalisti e delle loro istanze a scapito della sicurezza dei trentini».

Ma anche all'interno di Fratelli d'Italia molti hanno preso le distanze da Gerosa. La prima è l'onorevole Alessia Ambrosi che dichiara, dopo aver raccolto anche il disappunto di Carlo Papi, il padre del giovane aggredito e ucciso da un orso a Caldes: «Ho letto con stupore, preoccupazione e incredulità le parole della candidata Francesca Gerosa sugli orsi e sulle sue personali e un po' incredibili intese con le organizzazioni degli animalisti. Parole che, se confermate, contraddirebbero clamorosamente la posizione tradizionale del nostro partito sul tema e che, a soli due mesi dal voto per le provinciali, costituirebbero un vero e proprio schiaffo alla stragrande maggioranza delle nostre elettrici e dei nostri elettori i quali, su questa tematica, delicatissima per la vita delle persone di tante valli trentine, chiedono una linea intransigente e netta senza seguire le sirene di certo mondo di estremismo animalista che tanti guai e disastri ha provocato».

Ambrosi chiede infine una smentita a Gerosa, che invece se ne guarda bene. Contro la vicepresidente in pectore si levano anche le voci del capogruppo in consiglio provinciale di FdI, Claudio Cia, che sostiene: «Su orsi e lupi non sto dalla parte degli animalisti, ma dei cittadini che chiedono sicurezza e certezze».

Lo stesso la consigliera provinciale Bruna Dalpalù che parla anche a nome del Circolo di Fiemme e Fassa: «Come gli altri circoli noi non siamo d'accordo con Gerosa. Non aspettiamo altre aggressioni mortali. E poi qui abbiamo il grosso problema dei lupi». Fulvio Micheli, presidente del circolo di Piné e Cembra aggiunge: «Mi dissocio dalle posizioni di Gerosa, noi stiamo con la gente, che è preoccupata e spero che il commissario Urzì prenda posizione, siamo per ridurre notevolmente il numero di orsi vogliamo essere liberi di tornare nei boschi. Il 25 agosto sarò a Roncone con il Comitato Andrea Papi».

Analoghe le posizioni dei circoli di Valsugana e Val di Non. Giacomo Bezzi e Mirella Guarnieri del circolo Val di Sole sostengono: «La posizione di Fratelli d'Italia è chiara ed è quella emersa durante l'incontro organizzato a Malé, a maggio. Si era evidenziato in maniera netta la necessità d'intervenire con l'eliminazione degli orsi pericolosi applicando le norme già esistenti e con la messa in campo puntuale degli strumenti presenti all'interno del Pacobace (prevedendo anche la revisione del Piano d'azione)».

Il commissario provinciale del partito Alessandro Urzì difende Gerosa e risponde solo a Paccher: «La linea politica di Fratelli d'Italia, rappresentata l'ultima volta anche ieri all'incontro di coalizione, è quella che ci spinge a sostenere da mesi come sia necessario intervenire sul contenimento con ogni sistema, anche quello della soppressione, del numero di esemplari di animali predatori, orsi e lupi su un territorio fortemente antropizzato come quello del Trentino, quando questi siano problematici per residenti, turisti ed attività economiche, e sia allo stesso tempo necessario fare ciò che si ha la precisa percezione non essere stato fatto nel corso degli ultimi cinque anni, ossia una azione di gestione serrata del problema che quotidianamente le comunità locali vivono sulla loro pelle.

Il che vuol dire «il rafforzamento della rete di controllo dei territori di insediamento di questi esemplari da parte di personale specializzato, introduzione dell'elettronica per il presidio del territorio, cassonetti dell'immondizia antiorso, impegno per l'estensione dell'utilizzo dello spray antiorso anche alla popolazione locale e non solo agli operatori di sicurezza forestale, comunicazione specialistica rivolta a residenti e turisti».

Francesca Gerosa di fronte alle polemiche non fa una piega e ribatte: «Leggo gli attacchi personali strumentali interni ed esterni, e vado avanti. Senza perdere tempo. Avanti tutta».

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