Sanità / La storia

Da Trento a Bologna in un'ora, cuore trasportato in elicottero: il trapianto su un paziente di 68 anni

"Il nostro è un lavoro che ha un nemico in più da combattere oltre alla malattia. È il tempo. E non basta l'impegno di uno solo, serve collaborazione e gioco di squadra a tutti i livelli- spiega il professore Davide Pacini, direttore dell'Unità operativa di Cardiochirurgia dell'Irccs Sant'Orsola - Noi mettiamo a disposizione del sistema e dei nostri pazienti competenze eccellenti e una struttura all'avanguardia”

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BOLOGNA. Un'ora per trasportare un cuore da trapiantare da Trento a Bologna con un elicottero del 118 e il paziente, 68enne, ora sta bene. Lo racconta la Regione Emilia-Romagna spiegando che è stato possibile grazie anche all'organizzazione e coordinamento del Centro di riferimento trapianti con la centrale operativa 118 Emilia Est e l'Irccs Policlinico di Sant'Orsola. La vicenda ha inizio quando il Centro ha ricevuto un'offerta di cuore dall'ospedale di Trento, in risposta a un'urgenza regionale lanciata su scala nazionale, un caso particolarmente complesso per le condizioni del donatore.

È scattata allora una catena di operazioni specifica e la scelta dell'elicottero per ridurre al massimo i tempi del trasferimento e aumentare le probabilità di una buona riuscita del trapianto, riducendo al minimo i tempi di ischemia del cuore, determinanti in ogni trapianto, di un'ora e mezza. Un risultato "record", dice la Regione, per un'attività di trasporto dell'organo oltre che della equipe.

"Il nostro è un lavoro che ha un nemico in più da combattere oltre alla malattia. È il tempo. E non basta l'impegno di uno solo, serve collaborazione e gioco di squadra a tutti i livelli- spiega il professore Davide Pacini, direttore dell'Unità operativa di Cardiochirurgia dell'Irccs Sant'Orsola - Noi mettiamo a disposizione del sistema e dei nostri pazienti competenze eccellenti e una struttura all'avanguardia. L'Irccs Sant'Orsola è infatti un centro di riferimento nel trattamento dell'insufficienza cardiaca a livello nazionale e non solo". "Siamo orgogliosi del risultato ottenuto grazie a una macchina efficiente e ben oliata in cui tutti i professionisti e le strutture fanno il loro lavoro al meglio, con il coordinamento eccellente del Centro riferimento trapianti regionale", commenta Raffaele Donini, assessore alle politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna - Tutto questo non servirebbe a nulla, però, se a monte non ci fosse la scelta generosa della famiglia del donatore: a loro va il più grande e importante ringraziamento". 

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