Elezioni / Venti contrari

Provinciali, l’ammonimento di Sergio Divina (Lega): «Fugatti rischia di finire come Rossi»

Non c'è ancora nulla di ufficiale ma il suo protagonismo ha ormai il sapore di una discesa in campo come anti-Fugatti nel nome dell’unità del centrodestra. Non crede che il Patt possa ricompensare l’eventuale rottura con FdI: «Sarebbe come consegnare la vittoria al centrosinistra»

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TRENTO. «Sono rammaricato per come sta procedendo il confronto nel centrodestra: il presidente Fugatti rischia di fare la fine di Rossi».

L'ex senatore ed ex consigliere provinciale della Lega, Sergio Divina, lancia l'allarme e si fa sentire di nuovo - dopo essere comparso martedì scorso nel Palazzo, mentre era in corso il consiglio provinciale, dicendo che se Lega e FdI non si accordano a Trento deciderà Roma - per bacchettare il governatore del suo partito Maurizio Fugatti e la Lega, per l'«arroganza e la supponenza» con cui da mesi stanno gestendo i rapporti con l'alleato più importante della coalizione di centrodestra, mettendo a repentaglio così la vittoria ad ottobre. E ammonisce: «A Verona è già successo».

Non c'è ancora nulla di ufficiale ma il suo protagonismo ha ormai il sapore di una discesa in campo come anti-Fugatti nel nome dell'unità del centrodestra. Non è un mistero che Divina e Fugatti non si siano mai amati, tanto che il governatore avrebbe tolto persino il saluto all'ex collega da tempo, oltre ad aver posto il veto su una sua eventuale ricandidatura nella lista del Carroccio. D'altronde Fugatti è uno che i torti - o presunti tali - se li lega al dito e questo spiega in parte anche l'astio per Fratelli d'Italia e i suoi esponenti, molti dei quali sono proprio ex leghisti.

Va considerato però che Divina non è l'ultimo arrivato. fu già candidato presidente nel 2008 contro Dellai e conta ancora nella Lega a livello nazionale. Così come la moglie Claudia Eccher, che è legale di fiducia del leader Matteo Salvini, e in quota Lega è stata nominata nel Csm. Non a caso Fratelli d'Italia ha subito cercato e trovato una via di dialogo con Divina. E il suo nome da mesi circola come ipotesi più gradita di Fugatti, anche se indigesta alla Lega trentina controllata dal presidente. Nei giorni scorsi uno "sfacciato" Divina è stato visto pure in città mentre prendeva un caffè in un bar con la candidata presidente di Fratelli d'Italia, Francesca Gerosa.

Sergio Divina, prima si fa vedere in Consiglio poi incontra Gerosa. Come va interpretato questo suo ritorno?
Io sono rammaricato per come sta procedendo il confronto. Nessuno ha il diritto di svilire gli alleati potenziali.

Si riferisce all'atteggiamento di Fugatti e Lega verso Fratelli d'Italia?
Io dico che in un confronto onesto dire frasi del tipo: «Se volete venire lo fate alle nostre condizioni, oppure ci presentiamo senza di voi», non va bene. Non si può chiedere a chi arriva di prostrarsi o porre condizioni a prescindere del tipo: il governatore uscente non si discute. Solo se si dice che si discute di tutto, anche il governatore uscente, allora si può arrivare alla soluzione migliore.

Altrimenti qual è il rischio?
Altrimenti arrivi nelle stesse condizioni del Patt, che ruppe con il Pd sulla presidenza della Provincia per Rossi. Il Patt ha avuto l'occasione per caso di vincere (le primarie ndr.) ed esprimere il candidato presidente con un Pd che era portatore di voti. C'è un ragionamento sul peso politico da fare. Il Patt ha rivendicato il governatore uscente e sono arrivati alla rottura. Io temo che lo stesso rischio possa ripresentarsi ora sul fronte opposto. Anche a Verona è già successo (il centrodestra si è presentato diviso e ha perso, Ndr).

Quindi l'obiettivo non deve essere riconfermare Fugatti ma tenere unita la coalizione con il nome che riuscirà ed essere il più condiviso?
Io invito a rispolverare il cervello e a mettere da parte l'arroganza e la prepotenza per dialogare per il bene del Trentino.

Sarà lei l'alternativa a Fugatti? Sarebbe disponibile?
Mi fermo qui. Non aggiungo altro.

C'è chi pensa che Fugatti, che ha allargato la coalizione al Patt, possa vincere anche senza Fratelli d'Italia. Potrebbe farcela secondo lei?
Mi sembra una falsa rappresentazione della realtà. Nessuno basta a sè stesso. La prova muscolare è un rischio altissimo. Si offrirebbe su un piatto d'argento la vittoria al vero avversario che è il centrosinistra. Il Patt, inoltre, è un partito svuotato, difficile dire quale consenso potrà avere ad ottobre.

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