Trento / Grandi opere

Bypass ferroviario, la commissaria Paola Firmi: «Sicurezza dei cittadini prioritaria e i tempi saranno rispettati»

Per la prima volta dalla presentazione del progetto, risponde a qualche domanda. Nessun allarme per le aree inquinate, ma niente caratterizzazione dei terreni. L'annuncio: il piano di bypass per Rovereto è in fase di discussione con la Provincia

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di Franco Gottardi e Domenico Sartori

TRENTO. Nessun allarme per i terreni inquinati ma niente caratterizzazione, massima attenzione per la sicurezza, tempi che saranno rispettati, villaggi per i lavoratori a Trento sud e Besenello.

La commissaria Paola Firmi, per la prima volta dalla presentazione del progetto sul bypass, risponde a qualche domanda. Lo fa con i toni rassicuranti di chi rivendica di avere la situazione in mano.

E annuncia: il progetto di bypass per Rovereto è in fase di discussione con la Provincia.

Partiamo dalla caratterizzazione dei terreni sotto i binari tra ex Sloi ed ex Carbochimica per verificare se via siano infiltrazioni di inquinanti. Il parlamento ha stanziato 2 milioni di euro per realizzarla, il consiglio provinciale l’ha richiesta all’unanimità, Appa ne conferma l’urgenza ma da Rfi fino nessuna risposta. Perché?

«La sicurezza dei cittadini è al primo posto, le attività procedono nel pieno rispetto di quanto emerso nell’iter autorizzativo e tutte le analisi condotte non hanno evidenziato alcuna criticità. Il piano di indagine integrativo ha permesso di monitorare oltre 50 parametri con particolare riferimento al piombo e piombo tetraetile per l’area Sloi ed Armanelli e agli idrocarburi per la Carbochimica e il Lavisotto. Da questo monitoraggio non sono emerse criticità o nuovi elementi che possano determinare la caratterizzazione ambientale del suolo e del sottosuolo delle aree limitrofe alle due zone. Allo stesso tempo, obiettivo della ricerca è stato quello di definire i parametri da monitorare in corso d’opera per il controllo dello stato di esposizione dei lavoratori, e per la verifica dell’efficacia del sistema di filtraggio e confinamento previsto in progetto».

La farete questa caratterizzazione? In che modo e in che tempi?

«A integrazione delle analisi già svolte, le aree sono comunque oggetto di ulteriori sondaggi. Infatti, oltre al Piano di monitoraggio integrato secondo le richieste della commissione tecnica PNRR – PNIEC, Rfi eseguirà un piano di indagine integrativo che prevede la realizzazione di otto ulteriori sondaggi a carotaggio continuo, in analogia a quanto già eseguito, da posizionarsi il più possibile in corrispondenza della realizzazione dei tratti di galleria artificiale e trincea della nuova circonvallazione con contestuale prelievo di campioni di terreno per ciascun sondaggio fino alla massima profondità di scavo. Stiamo mantenendo un costante scambio di informazioni con Appa e li terremo informati sulla tempistica per l'esecuzione delle attività. I lavori saranno monitorati H24, 7 giorni su 7, e le attività proseguiranno anche dopo la realizzazione dell’opera».

Risulta che abbiate trasmesso al Comune una versione avanzata del PFTE che ha recepito tutte o almeno le più importanti prescrizioni. Questo PFTE+ è successivo all’appalto? Perché non è stato reso pubblico?

«Quella che cita come versione avanzata del PFTE ha recepito le prescrizioni come definito dall’Ordinanza n. 3, nella quale viene indicata la fase progettuale o la fase realizzativa di recepimento di ogni specifica prescrizione, ed è la progettazione posta a base di gara su cui le imprese che hanno concorso all’appalto hanno sviluppato la loro proposta. Il documento è stato inviato al Comune per comunicare all’Ente gli esiti del recepimento delle prime prescrizioni».

Il progetto esecutivo sarà pubblicato? Chi verificherà che le 266 prescrizioni siano state recepite?

«Una prima parte del progetto esecutivo, sulle opere di imbocco Sud e Nord della galleria naturale denominata “Trento”, finalizzate ad avviare lo scavo meccanizzato, verrà consegnata dal Consorzio nelle prossime settimane. La seconda parte, con le altre opere del progetto, verrà completata entro la fine dell’anno. Una volta ricevuti i progetti, Italferr verificherà che le prescrizioni siano state recepite. RFI successivamente avrà il compito di inviare agli enti preposti al controllo la documentazione di quanto fatto per ottemperare alle prescrizioni».

Non sono stati resi pubblici i dati sugli esiti della gara d’appalto. È possibile sapere con che ribasso Webuild se l’è aggiudicata e quali punteggi hanno ottenuto i partecipanti?

«I dettagli verranno resi pubblici dopo la firma del contratto con il Consorzio che dovrebbe avvenire ad inizio luglio. Ora abbiamo proceduto alla consegna delle prestazioni in via anticipata, come previsto dalle norme, per permettere l’avvio dei lavori».

Si è deciso dove andranno smaltite le terre di scavo quando inizieranno a lavorare le frese? Si farà il trasferimento a Sardagna tramite tapis roulant o costa troppo?

«Al momento sono in fase di valutazione i siti proposti dagli enti locali attraverso un’analisi multicriteria».

Dove verrà realizzato il “villaggio” per gli operai impiegati nelle lavorazioni del lotto 3a?

«I villaggi saranno pronti entro la fine dell’anno. Il campo a nord sarà collocato in zona Interporto Trento Nord e ospiterà 350 operai, mentre quello a sud dovrebbe essere nel Comune di Besenello con 60 persone».

Dove mangeranno? Ci sarà una mensa? È stato assegnato in subappalto il servizio?

«Nel campo a nord è prevista una mensa per la quale è in corso la selezione per il fornitore del servizio».

È prevista la realizzazione di un info point sui lavori?

«Sì, il progetto dell’infopoint che verrà realizzato all’interno della stazione di Trento è stato sottoposto a valutazione da parte della Soprintendenza che ha espresso martedì scorso il proprio parere favorevole ed è quindi ora possibile procedere con la realizzazione. L’infopoint di Trento rientra nel progetto Cantieri Parlanti, avviato dal Gruppo FS con le società del Polo Infrastrutture, RFI e Italferr, insieme al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, agli Enti locali, alle imprese coinvolte e agli eventuali commissari governativi. Sarà un punto informativo per raccontare ai cittadini i progetti e le opere del territorio, con aggiornamenti costanti sullo stato dei lavori e i benefici che porteranno alla mobilità della rete trentina e nazionale».

I lavori sono partiti in ritardo rispetto al cronoprogramma. È ancora possibile rispettare il termine del giugno 2026 per la conclusione dell’opera?

«È previsto lo scavo delle gallerie nei primi mesi del 2024 e l’opera sarà completata nel 2026 in linea con le tempistiche PNRR».

Quando sarà presentato il PFTE della circonvallazione di Rovereto e quali i tempi per quell’opera?

«Ad oggi è in corso il completamento del documento di fattibilità delle alternative progettuali che costituisce la prima fase di elaborazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica. I primi risultati dello studio sono stati presentati in modo informale ai rappresentanti della Provincia di Trento e sono in corso interlocuzioni per valutare le nuove proposte. Per quanto riguarda le tempistiche dipenderà dalle caratteristiche della soluzione scelta e dall’individuazione delle fonti di finanziamento».

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