Animali / Il caso

Il Tar sospende ancora l'abbattimento degli orsi Jj4 e Mj5. Gli animalisti: "Verificare la dinamica dell'aggressione a Papi"

Lo stop all'ordinanza del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, si prolunga fino al 27 giugno. I giudici amministrativi fissano una nuova camera di consiglio il 22 del prossimo mese ma l’udienza di merito è in calendario solo il 14 dicembre

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TRENTO. Il Tar di Trento conferma la sospensione delle ordinanze provinciali relative alla cattura e all'abbattimento degli orsi Jj4 e Mj5.

Per ora dunque, i due animali sono salvi e la Provincia dovrà attendere: facendo seguito all'udienza svoltasi ieri, 25 maggio, il Tribunale amministrativo ha nuovamente accolto in via cautelare i ricorsi degli animalisti.

La sospensione delle ordinanze del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, viene prolungata fino al 27 giugno.

Nel frattempo, il Tar terrà una nuova camera di consiglio, in calendario il 22 giugno 2023, l'udienza di merito è invece fissata per il prossimo 14 dicembre.

Le associazioni animaliste nel ricorso al Tar di Trento chiedono di verificare la dinamica dell'aggressione dell'orsa Jj4 ad Andrea Papi, il runner di 26 anni morto il 5 aprile scorso.

"Sebbene vi sia motivo di ritenere che l'aggressione del giovane Andrea Papi sia dipesa dalla presenza di cuccioli al seguito dell'orsa (...) tuttavia non v'è traccia degli accertamenti posti in essere dalla Provincia al riguardo, perché non è stata prodotta in giudizio la documentazione richiesta (...) tanto più necessaria se si considera che anche il consulente di parte nella propria relazione, a seguito dell'esame autoptico effettuato sul cadavere del giovane, ha evidenziato la necessità di ulteriori verifiche", scrivono le associazioni.

Nel diffondere la notizia ha esultato la Lav: "Il 14 dicembre - scrive la Lega antivivisezione - ci sarà l’udienza di merito del Tar, ritieniamo che fino a questa data Jj4 e Mj5 non possano essere uccisi.

Le possibilità di trasferirli sono concrete e reali e Lav depositerà il progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio santuario sicuro, sostenendone interamente le spese. Una nuova vittoria, le due vite sono salve", scrive l'associazione animalista.

La vicenda dell'orsa Jj4, 17 anni, secondo la Provincia responsabile della morte del giovane Andrea Papi, 26 anni, a Caldes il 5 aprile scorso, ha scatenato molte proteste nel mondo animalista, ma anche frizioni politiche e un confronto fra Trento e Roma.

L'altro orso, Mj5, 18 anni, è finito nel mirino perché considerato l'autore delle lesioni subite da un escursionista in val di Rabbi, lo scorso il 5 marzo.

Fino all'individuazione genetica attribuita a questo episodio, Mj5 non si era mai reso protagonista di nessuna situazione problematica.

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