Trento / Il caso

Bypass ferroviario: consegnato il mega cantiere a Webuild, ci saranno due villaggi per gli operai

La prossima settimana sarà illustrato il cronoprogramma, comprese la data in cui le ruspe cominceranno ad abbattere la quarantina di immobili nell'area di San Martino. Diventerà operativo anche l'Osservatorio per l'ambiente e la sicurezza sul lavoro 

DEMOLIZIONI Gli sfrattati del bypass se ne vanno: traslochi in corso
SCAVI Il Comune chiede nuove analisi sui terreni inquinati a Trento nord
MATTARELLO L'incertezza dei contadini per i terreni agricoli
LA SVOLTA Aggiudicati i lavori per la circonvallazione

di Domenico Sartori

TRENTO. Carte in tavola, la prossima settimana, sul bypass ferroviario di Trento. Sarà illustrato il cronoprogramma dei lavori. Saranno indicate le date in cui le ruspe saranno accese per abbattere la quarantina di immobili (tra residenze e attività commerciali e artigianali) di San Martino. Saranno illustrate le modalità con cui si procederà con ulteriori analisi in area Sin (i siti inquinati ex Sloi ed ex Carbochimica).

E sarà presentato ufficialmente, rendendolo operativo, l'Osservatorio per l'ambiente e la sicurezza sul lavoro per il quale c'è una novità: per conto della Provincia, il rappresentante sarà Enrico Menapace, dirigente generale dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (Appa).

Il cronoprogramma dei lavori. Venerdì, in una riunione a tre, fra Provincia (ingegneri Raffaele De Col e Massimo Negriolli), Comune (l'assessore Ezio Facchin e il dirigente Giuliano Franzoi) e Rfi, quest'ultima è stata sollecitata a presentare a breve il cronoprogamma dei lavori.

La richiesta non è casuale. Perché proprio il 2 marzo è stato ufficialmente consegnato il mega cantiere al consorzio di imprese guidato da Webuild spa e partecipato anche (10%) dalla trentina Collini Lavori spa. C'è quindi da capire come concretamente sarà allestito il mega cantiere. Il rappresentante di Rfi, l'ingegner Damiano Beschin, responsabile del procedimento del grande appalto da 1,27 miliardi di euro, s'è impegnato a fornire il cronoprogramma ad inizio della prossima settimana. Dal 2 marzo, Webuild ha quaranta giorni di tempo per presentare la prima parte del progetto esecutivo, quello relativo alle cosiddette "opere anticipate".

Con questo progetto in mano, cui lavora Sws Engineering (capofila del team di progettazione) si capirà come le imprese intenderanno muoversi. «Per i lavori» anticipa l'assessore alla mobilità e transizione ecologica del Comune, Facchin «dovremo aspettare la prima decade di aprile, quando sarà consegnato il progetto per gli imbocchi nord e sud della galleria».

Il primo intervento sarà la traslazione dei binari della Trento-Malé verso ovest, lato ex Scalo Filzi, per poter realizzare la chicane provvisoria di via Brennero, propedeutica allo scavo: «Rfi e Trentino Trasporti si stanno accordando» dice l'assessore. Webuild non se ne starà però con le mani in mano, e sfrutterà le prossime settimane per mettere a punto la logistica del mega cantiere.

Dove alloggeranno gli operai? «Ho capito» risponde Facchin «che ci sarà un villaggio a sud e un altro a nord». Villaggio vuol dire container o prefabbricati, modello Mules.

«Qui però» dice l'assessore «la logistica è più contenuta. Nella prima fase, quest'anno, stimo una presenza di 300 operai. Io avevo suggerito anche di utilizzare qualche capannone abbandonato. Tocca comunque all'impresa la scelta, in base alla convenienza. Lo stesso per il servizio mensa».

L'ipotesi messa in gara era di allestire alloggi presso l'Interporto in via Innsbruck e all'altezza del viadotto di Canova, e pure a Besenello: «Ma il Comune si è opposto e lì non si farà nulla: per me» dice Facchin «un'occasione persa».

L'Osservatorio e il monitoraggio. Due giorni fa, altro incontro tecnico, tra Rfi e Appa. È servito a valutare il piano di monitoraggio sugli inquinanti predisposto da Rfi, come previsto in sede di Valutazione di impatto ambientale.

Riguarda il monitoraggio del soil gas e sulle acque. Mentre per il monitoraggio più atteso dai cittadini, quello sotto i binari tra le due inquinate, dove sarà realizzato lo scavo in trincea, sarà necessario l'avvio del citato Osservatorio per l'ambiente e la sicurezza del lavoro, dove confluiranno le risorse (2 milioni di euro) stanziati dal governo per gli ulteriori monitoraggi. Rfi si è impegnata a realizzare questo sei carotaggi sotto i binari.

comments powered by Disqus