Trento / Il tema

"Emergenza passaporti": l'ufficio in questura sarà aperto anche il sabato

Il questore Maurizio Improta: «Le domande sono superiori alla media, dall'11 febbraio i giorni di apertura saranno sei su sette»

TRENTO Tempi lunghi per i passaporti
ITALIA Caos per il rinnovo dei passaporti

TRENTO. Che l'argomento "passaporti" sia caldo è noto. Chi ha avuto la necessità di rinnovarlo lo sa. L'agenda elettronica viene compulsata ma la risposta - troppo spesso - è "nessuna disponibilità".

Un problema non sono trentino come testimoniano da una parte i numeri delle agenzie di viaggio (che hanno segnalato perdite, per il settore, fino a 150 mila euro e 80 mila disdette legate alla questione passaporti) e dall'altra le parole della ministra al turismo, Daniela Santanchè che dopo un «proficuo colloquio» con il ministro dell'Interno ha dichiarato che il governo adotterà «misure urgenti per risolvere una problematica complessa, ferma da tempo, e che ora sta ulteriormente penalizzando il comparto del turismo già fortemente compromesso dalla pandemia».

Quindi il problema c'è, e si cerca una soluzione. Che a Trento è triplice. Da febbraio l'ufficio passaporti della questura sarà aperto anche il sabato, ci saranno quattro pomeriggi (ora sono due) in cui sarà possibile cercare un appuntamento, ed infine il "tour" nelle valli dove anche il documento sarà portato a domicilio. Misure straordinarie - che richiederanno straordinari anche ai dipendenti sia civili che in divisa - che sono previste per due mesi in modo da dare un'accelerata alle pratiche.

Tecnicamente di "inevase" non ce ne sono perché l'agenda elettronica non può andare in overbooking, ma le segnalazioni sono numerose e sono sensibilmente più lunghi i tempi di rilascio del documento chi un appuntamento lo ha fissato: la media fra gli uffici provinciali è di 55 giorni ma c'è chi attende molto di più. «Il punto è che le domande sono superiori alla media - spiega il questore Maurizio Improta - e le cause sono principalmente due. Da una parte la Brexit ha reso necessario il passaporto anche per andare a Londra e sono tanti quelli che la scelgono come meta anche per qualche giorno.

Dall'altra dopo due anni di Covid è tornata la voglia di viaggiare e in tanti si sono dimenticati di rinnovare il passaporto o si sono ritrovati con documento con meno di sei mesi di validità, cosa che limita le destinazioni».

E quindi? «Ci stiamo organizzando. La prima novità riguarda la giornata del sabato - prosegue Improta - solitamente gli uffici sono chiusi ma dall'11 febbraio accoglieranno le persone e quindi i giorni di apertura saranno sei su sette. Si inizierà con chi ha l'appuntamento il 13: sarà contattato per anticipare all'11. E così via si libereranno posizioni. Poi ci sarà l'apertura dello sportello per altri due pomeriggi. Attualmente sono due quelli disponibili, diventeranno 4. Per questo ho chiesto la disponibilità al personale che ha risposto positivamente e per questo lo ringrazio. Personale che non sarà disponibile in questo periodo per i servizi esterni ma sarà dedicato interamente ai passaporti».

E poi ci saranno le "giornate speciali" per chi abita nelle valli. «Da metà febbraio ci sarà l'ufficio mobile in val di Fiemme, Fassa e val di Sole. Un giorno alla settimana per 4 settimane. In questo caso saranno i Comuni a raccogliere le domande e quindi saranno fissati degli appuntamenti. Un mese dopo il personale tornerà per consegnare il documento». Infine le urgenze. «Per quelle comprovate, la soluzione già ora viene trovata. Il riferimento è l'ufficio rapporti con il pubblico, basta farsi avanti». Ma. D.

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