Sanità / Università

Medicina a Trento: primari-docenti, concluse le prime quattro selezioni. Ecco chi le ha vinte

Una quinta è in dirittura d'arrivo. Per quanto riguarda Anestesia, la scelta è caduta su Giacomo Bellani, un nome conosciuto e un professionista stimato nell'ambiente

TRENTO Quasi 600 candidati per soli 60 posti
ITALIA La carica dei 65 mila aspiranti medici
ANALISI Stanchi e preoccupati, la fuga dei medici dagli ospedali

di Patrizia Todesco

TRENTO. Sono quattro le selezioni che l'università di Trento ha concluso per docenti universitari che ricopriranno anche il ruolo di primari in Azienda sanitaria. Una quinta è in dirittura d'arrivo. Dopo l'incarico a Bruno Giometto (neuroradiologia) e a Carlo Cosimo Quattrocchi (radiologia), si aggiungono gli incarichi per anestesia e anatomia patologica. I primi tre sono per professore ordinario, l'ultimo per professore associato.

Per quanto riguarda Anestesia, la scelta è caduta su Giacomo Bellani, un nome conosciuto e un professionista stimato nell'ambiente. Laureato in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Milano-Bicocca, Bellani ha conseguito il diploma di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione e il dottorato di Ricerca in Tecnologie Biomediche presso il medesimo ateneo. Dal 2003 al 2005 è stato Research Fellow presso il Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School, a Boston(Usa).

Professore associato di anestesiologia presso il dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, nel 2006 ha ricevuto dalla European Society of Intensive Care Medicine lo Young Investigator Award, per il progetto di ricerca "Imaging of Lung Inflammation during ALI/ARDS". Lunghissima la lista delle sue pubblicazione. Il suo H-index, indice che gli addetti ai lavori consultano perché quantifica la prolificità di un autore e l'impatto delle sue pubblicazioni in quanto si basa sia sul numero delle pubblicazioni che sul numero delle citazioni ricevute, è di 48.

Superiore, ben 54, è l'h-index di Mattia Barbareschi, direttore presso Unità operativa anatomia patologica - multizonale dell'Apss dal 2015, che ora ha vinto il bando dell'università per professore associato di Anatomia patologica.

Nelle scorse settimane erano stati pubblicati i risultati del bando per Radiologia e il vincitore era risultato Carlo Cosimo Quattrocchi che, aveva anticipato il dottore Pier Paolo Benetollo, sarà chiamato a guidare il reparto di Rovereto. Scadono invece a metà febbraio i tempi per la commissione giudicatrice del bando per Medicina interna. La selezione era già partita nel marzo del 2022 e la commissione era stata nominata a settembre dello stesso anno. A dicembre era arrivata la richiesta di prorogare di due mesi i tempi per la conclusione dei lavori da parte della commissione.

Richiesta accolta e ora si attendono i risultati del lavoro che porteranno alla nomina del futuro primario di reparto di medicina del S. Chiara (posto vacante dopo il pensionamento del dottor Walter Spagnolli), nonché di docente di medicina interna dal Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche. Sempre al S. Chiara lavorano anche tre ricercatori dell'università di medicina di Trento: si tratta del reumatologo Alvise Berti, dell'anestesista rianimatrice De Rosa Silvia e l'anatomopatologo Giovanni Bertalot.

Già accordata tra Azienda e Università l'indizione di altri bandi: tra questi quello di gastroenterologia (il primario Giovanni de Pretis andrà in pensione a breve, ndr), di Nefrologia e di Neurochirurgia (per entrambe queste specialità sia il primario Giuliano Brunori che Silvio Sarubbo hanno l'abilitazione all'insegnamento universitario), e poi ancora Otorinolaringoiatria, Maxillofacciale, Protonterapia, Geriatria e Urologia.

In questo caso i bandi saranno pubblicati ad inizio primavera e solitamente le procedure si concludono dopo 8-12 mesi. In tempo per quando gli studenti del quarto anno della facoltà di medicina saranno chiamati a frequentare gli ospedali trentini per turni di attività pratica. Quelli del secondo anno hanno già iniziato, ma con attività più legate alle malattie croniche e al rapporto medico paziente.

comments powered by Disqus