Sanità / L'allarme

La Uil denuncia: "La fuga del personale Apss verso altre realtà rappresenta una situazione grave"

Dopo le segnalazioni dei giorni scorsi e le smentite dell'Azienda, va all'attacco Giuseppe Varagone, segretario della federazione del sindacato che si occupa del settore: "E il problema non riguarda soltanto gli  infermieri..."

TRENTO. "L'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento (Apss), in questo momento, non è in grado di dare riposte ai professionisti della sanità, a patire dal part-time, ormai saturo".

Lo scrive, in una nota, il segretario della Uil Fpl Sanità del Trentino, Giuseppe Varagone, commentando i dati relativi alle dimissioni degli infermieri della sanità trentina, passate dallo 0,8% all'1,5% dell'ultimo anno.

"Ci preme sottolineare che la fuga verso altre realtà non sono solo gli infermieri, ma la situazione è più grave di quello che si pensa. Altre figure sanitarie come ad esempio tecnici sanitari di laboratorio, di radiologia, ostetriche, medici, personale di supporto come gli Oss, hanno lasciato l'Apss per esercitare la propria professione in altri contesti, come quello delle strutture private convenzionate o in altri territori", ha aggiunto Varagone, rilevando la carenza di nidi aziendali e di politiche a favore della conciliazione vita lavoro.

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