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Fatica mentale, depressione e crisi sociale dopo due anni di pandemia: arriva il bonus psicologo

Sospinto anche da una petizione online che in pochi giorni ha raccolto oltre 300 mila firme, il provvedimento ha ottenuto il via libera in commissione e ora è atteso in aula per l'approvazione: previsti voucher fino a 600 euro a persona da usare per percorsi di assistenza psicologica. Le nuove misure riguarderanno anche il potenziamento dei servizi territoriali

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ROMA. Via libera in commissione parlamentare per il nuovo "bonus psicologo".

Le commissioni riunite affari costituzionali e bilancio hanno dato l'ok e ora il provvedimento arriva in aula.

La misura prevede 600 euro di voucher a persona per sostenere i percorsi di salute mentale e 10 milioni di finanziamento.

l bonus potrebbe riguardare circa 18 mila persone: sarà parametrato in base all'Isee, con il tetto massimo fissato a 50mila euro puntando a favorire i redditi più bassi.

L'emendamento, a prima firma del deputato Pd Filippo Sensi, è stata approvato come modifica al dl milleproroghe dopo un lungo pressing.

In tutto vengono stanziati ulteriori 20 milioni nel 2022, di cui metà per finanziare il bonus e l'altra metà per il reclutamento di professionisti per combattere il disagio mentale.

A richiedere il varo del bonus anche più di 300 mila cittadini tramite una petizione on line che in poche settimane ha raccolto un boom di firme.

Le sottoscrizioni su Change.org (ne parliamo qui sotto) sono la chiara dimostrazione di quanto sia avvertito con forza fra la gente il problema sia della malattia mentale aggravata dalla pandemia sia dell'affaticamento nervoso diffuso nella società.

Ci sono, ovviamente, anche le richieste pressanti che da tempo arrivano dal mondo di chi si occupa di salute mentale e da due anni registra un progressivo aggravarsi delle condizioni di molti cittadini, in seguito agli effetti psicologici della pandemia.

L'annuncio è stato dato con un tweet da Sensi, mentre alla vigilia del voto Celeste D'Arrando, deputata del 5 stelle in commissione affari sociali, aveva commentato: "L'emergenza covid, dopo due anni di convivenza con il virus, ha generato una crisi psico-sociale che va arginata al più presto per evitare che si trasformi in una vera e propria emergenza psicologica.

I numeri diffusi dal consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi sono allarmanti: il 31% della popolazione al di sopra dei 18 anni ha una situazione di stress psicologico significativo, percentuale che sale al 50% per i soggetti sotto i 18 anni.

Per questo nel Decreto Milleproroghe, accanto al 'bonus psicologo', che siamo stati tra i primi a sollecitare con le proposte della collega Elisa Pirro in Senato, con un mio emendamento sottoscritto anche da altri deputati chiediamo un intervento strutturale che attui una piena presa in carico di chi ha bisogno di assistenza psicologica o psicoterapeutica. 

L'obiettivo di questo intervento è duplice - continua la deputata pentastellata -: da un lato favorire l'accesso allo psicologo con un contributo massimo di 600 euro, modulato in base alle fasce Isee, per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia fruibili presso psicoterapeuti iscritti all'albo previa prescrizione medica e diagnosi effettuata dal professionista sanitario nell'ambito del Servizio sanitario.

Dall'altro, agevolando l'accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia anche attraverso la realizzazione di progetti sperimentali che prevedono la collaborazione tra psicologi e i medici di medicina generale".

Per la deputata, infine, "occorre potenziare l'assistenza territoriale mediante l'organizzazione nelle aziende sanitarie e negli altri enti del Servizio sanitario nazionale dell'attività degli psicologi in un'unica funzione aziendale al fine di creare presidi territoriali quali i consultori psicologici e attraverso l'incremento del monte ore dell'assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna".

Secondo i dati della fondazione The Bridge contenuti nello studio "Pazienti no covid, l'iceberg della pandemia", - raccolti con l'obiettivo di evidenziare le maggiori criticità emerse rispetto alla gestione, alla presa in carico, alla qualità della vita e allo stato di salute dei pazienti nel periodo pandemico, prendendo come riferimento l'arco temporale tra marzo 2020 a maggio 2021- è emerso che c'è stato un peggioramento delle condizioni di vita e di salute degli utenti già in carico ai servizi: una diminuzione dell'aderenza al trattamento (68%) e incremento del rischio suicidario (63%) e che nella popolazione generale il rischio di sviluppare sintomi ansiosi, depressivi e stress correlati è del 95%, l'aumento di dipendenze patologiche del 90% ed è aumentato dell' 85% il consumo di farmaci non soggetti a prescrizione come gli ansiolitici e gli psicotropi.

"Sono dati allarmanti - commenta Rosaria Iardino, Presidente della fondazione The Bridge- che non possono non essere presi in considerazione dal governo. L'emergenza pandemica ha sottoposto il Sistema sanitario nazionale a dure pressioni per il bisogno di rimodellare percorsi dedicati ai pazienti covid causando uno shock che ha evidenziato le fragilità latenti nel sistema di presa in carico dei pazienti con patologie differenti e soprattutto ha avutoUn bell'esempio del potere che le persone possono esercitare attraverso gli strumenti digitali un impatto disastroso sul numero di nuove diagnosi. Il tema delle fragilità mentali deve avere certamente la priorità nell'agenda del governo".

Nel frattempo anche il Web si è attivato attraverso una petizione popolare che ha l'obiettivo di arrivare a 500mila firme.

Al momento hanno firmato in più di 300mila per chiedere al governo di prendere davvero in considerazione questa proposta e di inserirla nel primo provvedimento utile per andare incontro a un'esigenza immediata e pressante.

Oltre a realizzare un investimento vero e sensato sul capitale umano e sul benessere personale e in comunità delle persone.

"La pandemia non ha solo aumentato i problemi psichici- sottolinea il presidente nazionale dell'Ordine psicologi David Lazzari- ma ha reso evidente una situazione: al di là delle persone con patologie mentali in senso stretto ci sono milioni di italiani che, pur non essendo malati mentali non stanno bene, hanno una condizione di malessere, fatica e dolore psicologico, come dimostra anche la ricerca di The Bridge. Che condiziona seriamente il lavoro, lo studio, gli affetti, la qualità della vita e la salute.

Un bisogno diffuso che richiede una risposta psicologica sul piano dell'ascolto, sostegno ma anche prevenzione e potenziamento delle risorse personali e collettive. I servizi educativi, sociali e sanitari devono attrezzarsi per una situazione nuova. In bonus è un segnale importante, che riconosce il problema e la necessità di interventi strutturali innovativi".

Con l'approvazione della misura nel decreto Milleproroghe, è stato compiuto un passo importante per oltre 317mila persone che in sole 6 settimane hanno firmato la petizione su Change.org a favore del cosiddetto "bonus psicologo".

L'appello, lanciato sulla piattaforma a inizio gennaio dal giornalista del Tg1 Francesco Maesano, chiedeva di reinserire nel primo provvedimento utile il bonus, escluso dalla legge di bilancio per il 2022 nonostante la proposta avesse trovato un consenso bipartisan in Parlamento.

Il bonus, "approvato alle 2.52 di stanotte, sarà una realtà in questo Paese tra poche settimane", scrive Maesano in un aggiornamento appena pubblicato sulla pagina della petizione.

"Volevamo più risorse, certo, e torneremo a chiederle. Ma la strada è tracciata ed è quella giusta", commenta l'autore della petizione che spiega che proprio "per questo, la petizione non si fermerà. Continueremo ad aggiornare sui prossimi passi e a chiedere attenzione a chi ha deciso e deciderà di firmarla con due obiettivi: rinnovare e potenziare il bonus nei prossimi anni; chiedere a tutti gli attori del settore di impegnarsi per realizzare, davvero e nei fatti, il diritto all'accesso ai percorsi di benessere e salute mentale e psichica. Tutti. E per tutti."

"L'ampio sostegno popolare all'introduzione del bonus ha svolto un ruolo fondamentale nell'approvazione della proposta nel decreto Milleproroghe", fanno sapere dal team della piattaforma online che aggiunge: "La mobilitazione di decine di migliaia di utenti, che in poco tempo hanno portato la petizione a scalare la classifica di quelle più firmate degli ultimi anni sulla piattaforma online, ha indicato alla politica che la salute mentale era ed è una priorità improrogabile per i cittadini.

Un bell'esempio del potere che le persone possono esercitare attraverso gli strumenti digitali quando questi vengono messi al servizio del bene pubblico. La salute, inclusa quella psicologica, è l'argomento sul quale sono state lanciate più petizioni nel 2021 su Change.org."

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