Alto Adige / Il caso

Valanga di messaggi di solidarietà con i giornalisti dell'Alto Adige dopo le minacce di morte

La busta contenente un proiettile e un testo no vax è stata recapitata oggi, 19 gennaio, nella sede del quotidiano bolzanino. La redazione dell'Adige: "Massima solidarietà ai colleghi, volontà di continuare con un'informazione libera, in piena coscienza e basata sulla scienza"

LA MINACCIA La busta con un proiettile e minacce di morte ai giornalisti dell'Alto Adige e ai loro familiari
IL DIRETTORE Faustini: proseguiremo il nostro lavoro senza farci intimidire

 

TRENTO. Si susseguono in queste ore le manifestazioni di solidarietà rivolte alla redazione del giornale Alto Adige, dopo la lettera minatoria, contenente un proiettile e un testo no vax, ricevuta oggi nella sede di Bolzano del quotidiano.

Nella busta, spedita da Bolzano, è stata rinvenuta anche una lettera scritta con il normografo con minacce contro le misure anti-covid e l'obbligo di green pass.

Ecco alcune delle prese di posizione.

I giornalisti dell'Adige

"I giornalisti dell'Adige esprimono la massima solidarietà ai colleghi dell'Alto Adige per le gravi minacce ricevute. Ribadiscono la volontà di continuare con un'informazione libera, in piena coscienza e basata sulla scienza".

Il presidente della Regione Maurizio Fugatti

Condanna per l'atto intimidatorio e massima solidarietà alla redazione sono espresse in una nota dal presidente della Provincia di Trento e della Regione Trentino Alto Adige, Maurizio Fugatti, nei confronti del quotidiano Alto Adige e dei suoi giornalisti.

 

"Si tratta di atti che nulla hanno a che fare con il vivere civile che vanno fermamente condannati - sottolinea Fugatti - Pieno sostegno ai giornalisti, alla redazione e a tutto il quotidiano e al suo editore cui chiediamo di non farsi intimidire e di proseguire nel racconto della pandemia", conclude il presidente.

Sindacato e Ordine dei giornalisti

"Le giornaliste ed i giornalisti non si piegheranno in alcun modo all'atto vile perpetrato oggi ai danni dei colleghi dell'Alto Adige che in questi due anni di pandemia hanno dato spazio a tutte le voci".

Lo affermano in una nota congiunta Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, Assostampa Bolzano e Trento e l'Ordine regionale dei Giornalisti, che esprimono "piena solidarietà a tutte le colleghe ed i colleghi del quotidiano altoatesino, fatti oggetto di minacce scritte oltre ad un proiettile".

"Episodi come quello odierno unito all'analogo della settimana scorsa ai danni del presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ed al direttore dell'Azienda Sanitaria trentina Antonio Ferro sono inaccettabili perché si pongono al di fuori del contesto democratico e non hanno nulla a che vedere con una normale dialettica. Estremisti fautori di posizioni antiscientifiche stanno approfittando della pandemia solo per ingenerare confusione", prosegue la nota.

"La democrazia di cui la libertà di stampa è uno dei cardini è forte e resisterà a questi gesti inconsulti". Sindacato, Assostampa di Bolzano e Trento insieme l'Ordine si stringono attorno alla redazione "incoraggiandola a proseguire con tranquillità nel suo lavoro e desiderano rassicurare l'opinione pubblica che le giornaliste ed i giornaliste continueranno ad esercitare il mandato professionale che affonda le proprie radici nell'articolo 21 della costituzione repubblicana. Siamo fiduciosi - conclude il comunicato - che le forze dell'ordine e la magistratura sapranno assicurare alla giustizia i responsabili di questi episodi".

Pallottola all’Alto Adige, il direttore Faustini risponde alla lettera di minacce: «L’informazione libera non si piega»

«Non ci facciamo intimidire, continueremo a informare e ad ascoltare la scienza e le istituzioni. L’informazione libera non può avere paura e non può piegarsi». Alberto Faustini, direttore dell’Alto Adige e dell’Adige, risponde così alla lettera di minacce recapitata alla redazione di Bolzano dell’Alto Adige, accompagnata da una pallottola.

Il  sindaco di Trento, Franco Ianeselli

"Ennesimo grave episodio di intolleranza no vax. Stavolta a finire nel mirino delle minacce è stata la redazione di Bolzano del quotidiano Alto Adige, a cui va tutta la nostra solidarietà. Ribadisco: oggi chi si oppone ai vaccini mette in pericolo la salute dei più fragili. I morti trentini del bollettino covid di oggi sono, ahimè, la dimostrazione più tragica".

Il senatore Gianclaudio Bressa

"Tutta la mia solidarietà al direttore Alberto Faustini, alle giornaliste, ai giornalisti e a tutti i lavoratori del quotidiano Alto Agide per la grave intimidazione subita quest'oggi. Episodi del genere appartengono a una cultura violenta ed estremista, irrispettosa dei precetti democratici e che pertanto non possono essere minimamente tollerati. Le autorità competenti facciano tutto il possibile per individuare quanto prima gli autori di questo vile gesto".

I colleghi del Corriere

Il cdr del Corriere dell'Alto Adige e del Corriere del Trentino esprime "piena solidarietà ai colleghi del quotidiano Alto Adige per le minacce ricevute. Purtroppo dobbiamo constatare che le intimidazioni ai giornalisti stanno diventando episodi comuni: anche nostri colleghi nei mesi scorsi sono stati presi di mira da esaltati che auguravano loro la morte. Il proiettile inviato in redazione all'Alto Adige costituisce senza dubbio un salto di qualità preoccupante di fronte a cui non si può rimanere in silenzio. Ci auguriamo dunque che le forze dell'ordine e la magistratura possano risalire ai responsabili di queste minacce e assicurarli alla giustizia".

I colleghi della sede Rai

Le giornaliste e i giornalisti della sede Rai di Bolzano esprimono solidarietà ai colleghi dell'Alto Adige e ai loro familiari "per le inqualificabili minacce ricevute oggi in redazione da un sedicente gruppo no vax. Un episodio gravissimo, di cui ci auguriamo siano rintracciati e perseguiti al più presto i responsabili, ma che purtroppo non rappresenta un fatto isolato". "In questo difficile periodo storico si moltiplicano in tutto il paese le manifestazioni d'insofferenza e le minacce agli organi di stampa, il cui impegno professionale è essenziale nella lotta alla pandemia, per informare in modo puntuale i cittadini e denunciare i tentativi di diffondere notizie non supportate da fondamenti scientifici. Sappiamo che i colleghi dell'Alto Adige non si lasceranno intimidire e continueranno il loro prezioso lavoro quotidiano", conclude la nota.

Forza Italia

"Esprimo a nome del Coordinamento regionale Forza Italia piena solidarietà e vicinanza al direttore Alberto Faustini e a tutta la redazione del quotidiano Alto Adige per il grave atto intimidatorio a loro rivolto, unitamente alla più ferma condanna per il gesto vile, volto a colpire la libertà di informazione, bene irrinunciabile per una società democratica. Forte è la preoccupazione per il ripetersi di inquietanti simili episodi che hanno interessato nell'ultimo periodo anche diverse altre personalità. Questi episodi non si devono sottovalutare. Si risponda con la responsabilità politica e civile e con la ferma azione delle forze di polizia e degli investigatori", lo afferma Giorgio Leonardi, coordinatore regionale Forza Italia Trentino Alto Adige.

Il Pd del Trentino

"Davanti all'ennesimo atto di anonima vigliaccheria, che colpisce l'informazione con minacce inaccettabili che offendono il prezioso lavoro di tutti gli organi di informazione in un momento così difficile e complesso, il Gruppo consiliare del Pd del Trentino condanna, senza se e senza ma, questi fenomeni, figli di culture violente ed estremistiche ed esprime sentimenti di sincera e totale solidarietà a tutti i giornalisti, gli operatori ed i collaboratori della testata, nella certezza che l'odio non può avere mai albergo dentro il dibattito politico e sociale di questa terra". Lo scrive in una nota la presidente del Gruppo consigliare del Pd del Trentino, Sara Ferrari.

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