Fauna / La polemica

Coppola: "Predazioni in calo e nessun pericolo per gli umani, incomprensibile la pretesa della Provincia di uccidere i lupi"

Anche la consigliera provinciale di Europa Verde critica la giunta leghista che ha chiesto a Roma di accelerare il via libera alle linee guida che consentirebbero anche l'uccisione di animali: "Si tratta di una specie protetta che favorisce l'equilibrio naturale, assurdo e grave immaginare di occuparsene sparando"

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TRENTO. Anche la consigliera provinciale di Europa Verde Lucia Coppola interviene rinnovando le critiche all'intenzione della Provincia di Trento di ottenere da Roma il via libera sulla possibilità di intervenire anche con gli abbattimenti di lupi presenti sul territorio.

Oggi, 22 dicembre, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti (Lega), ha fatto sapere di aver sollecitato il governo circa la procedura di approvazione del piano trentino che prevede, appunto, anche la possibilità di cattura e di abbattimento di lupi.

Il lupo è nel mirino per le predazioni di animali di allevamento, ma anche, secondo la Provincia, per il pericolo che possono rappresentare per le persone gli esemplari che si avvicinano ai centri abitati. Un rischio, quest'ultimo, che le associazioni ecologiste escludono, accusando l'ente pubblico di utilizzare sostanzialmente questa argomentazione per ottenere mano libera sulla gestiona "armata" di questa specie protetta.

Lucia Coppola, in particolare, osserva: "Il tema della conservazione della biodiversità sia animale che vegetale, in Trentino come ovunque, deve essere una priorità sia per la politica che per le istituzioni.

I lupi, animali nobili e bellissimi, ne fanno parte a pieno titolo e sono un elemento di equilibrio nella selezione naturale che regola compiutamente, se tutte le specie autoctone sono rappresentate, la vita dei nostri boschi e delle nostre foreste.

Il lupo non è attualmente una specie in via di estinzione, ma è evidente che 17 mila esemplari in tutta Europa non sono numeri alti e richiedono tutela e garanzia di mantenimento di questa preziosa  specie.

Da noi, e in modo autonomo, si sono insediati dopo anni di assenza  in alcune zone del  Basso Trentino e del Trentino orientale, dove vivono in coppie o branchi.

In questi ultimi due anni, a fronte di una maggior attenzione da parte di allevatori e pastori che hanno messo in atto tutele per la sicurezza degli animali, come recinzioni efficaci, ricoveri per pastori, guardianie con l' utilizzo di cani addestrati, i casi di predazione sono molto diminuiti.

Laddove sono avvenuti era evidente che mancavano le misure minime di prevenzione, protezione e custodia: greggi abbandonate a se stesse  e ricoveri  inadeguati. 

Il lupo è animale timido e riservato che si muove di notte e non costituisce pericolo per gli esseri umani.

Ecco perché suona tristemente grave e totalmente incomprensibile  che la provincia di Trento chieda a Roma la libertà di uccidere a prescindere dalla realtà fattuale, dalle conoscenze etologiche sui comportamenti animali, dalla salvaguardia nel territorio trentino di questa specie animale che ne costituisce da sempre la storia e la componente naturale.

Denotando ancora una volta un atteggiamento poco sensibile nei confronti non solo del benessere animale ma anche della vita stessa di esseri  senzienti, la cui  vita e sopravvivenza è strettamente legata alla nostra.

Mi sorge il dubbio che lo stretto legame tra questo governo provinciale e i cacciatori  determini queste assurde prese di posizione,  individuando  nei lupi una sorta di rivalità sul terreno di caccia 

Ma mentre per i lupi cacciare  è una necessità di sopravvivenza, per gli umani è un inutile e ormai fuori dal tempo gesto di gratuita crudeltà", conclude la consigliera provinciale dei Verdi.

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