Cronaca / Il tema

In Trentino quest'anno 78 persone scomparse, la gran parte poi ritrovate. Il caso più eclatante quello della ginecologa Sara Pedri di cui si sono perse le tracce

Il bilancio delle azioni di ricerca attivate nel 2021 indica una ventina di interventi in meno rispetto all'anno prima. La vicenda della giovane dottoressa del Santa Chiara, scomparsa in marzo nella zona del lago di Santa Giustina, fu seguita dalle denunce dei familiari sulle condizioni di lavoro: da qui la bufera sul reparto ospedaliero

IL CASO La scomparsa della ginecologa Sara Pedri e la bufera sul reparto
LA LETTERA Sara un mese prima di scomparire: «Umiliata e mortificata»
LA SORELLA «È in fondo al lago di Santa Giustina, aiutateci a trovarla»

 

TRENTO. Nel 2021 vi sono state 78 attivazioni del piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse in Trentino.

Lo ha reso noto il commissario del governo per la Provincia di Trento, Gianfranco Bernabei, in occasione della giornata dedicata alle persone scomparse.

Nel 2020 - informa una nota - vi sono state 99 attivazioni, 122 nel 2019 e 118 nel 2018.

Il caso che che ha avuto enorme risonanza mediatica è quello della giovane ginecologa romagnola Sara Pedrti, assunta all'ospedale Santa Chiara di Trento, scomparsa nel marzo scorso.

La vicenda fu segnata da un'evoluzione drammatica quando i familiari della ragazza denunciarono le condizioni pesanti sul posto di lavoro riferite dalla dottoressa.

"Se, nelle maggior parte dei casi, le ricerche si concludono positivamente, risultano tuttora talune situazioni, particolarmente delicate e complesse, per le quali si rende necessario proseguire con periodiche e approfondite attività di ricerca, anche con l'impiego di unità altamente specializzate", ha spiegato Bernabei, evidenziando come le peculiari caratteristiche geomorfologiche del Trentino rendano più complesse e delicate le attività di ricerca, specie in alta montagna.

Di Sara Pedri, 31 anni, originaria di Forlì, si sono perse le tracce il 4 marzo scorso.

L'auto è stata trovata vicino al ponte di Mostizzolo.

Successivamente i familiari della giovane hanno pubblicamente sollevato il caso dell'ospedale trentino, denunciando un clima pesante vissuto dalla dottoressa nel reparto di ginecologia e ostetricia del Santa Chiara.

Sull'Adige, poi, alcune persone che in quel reparto hanno lavorato si sono decise a rompere il silenzio e a raccontare a loro volta quanto vissuto sul posto di lavoro.

Le ricerche di Sara Pedri sono continuate per molte settimane mella zona dove fu ritrovata la vettura e in particolare nel lago di Santa Giustina, ma senza esito.

Dalla scomparsa della giovane ginecologa al licenziamento del primario Tateo: tutte le tappe del caso di Sara Pedri

Ripercorriamo l’intera vicenda dall’arrivo in Trentino della dottoressa al terremoto in Azienda sanitaria.

Ora, con la stagione invernale, le ricerche sui fondali sono rinviate alla stagione del disgelo.

In occasione della Giornata nazionale dedicata alle persone scomparse, il prossimo 12 dicembre, il Comune di Trento aderisce all'iniziativa dell'associazione Penelope Italia, che si occupa di sostegno e aiuto anche psicologico e legale verso i familiari delle persone scomparse, illuminando di verde l'abbazia di San Lorenzo.

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