Salute / Il caso

Ferro: "Praticamente tutti i ricoverati gravi in Trentino sono non vaccinati"

L’analisi dell’Azienda Sanitaria: si contagiano anche i vaccinati, ma chi non è protetto ha sette volte di più la probabilità di finire in ospedale e in rianimazione

VIDEO L'ironia di Fugatti sui no vax: "Guarda caso..."

di Patrizia Todesco

TRENTO. In Trentino un non vaccinato ha dieci volte in più la possibilità di contrarre il Covid. Non solo. Sette volte di più di un vaccinato di finire in ospedale. A questo si aggiunge che dei 12 ricoverati negli ultimi mesi in rianimazione nessuno era vaccinato.

Con questi dati che prendono in considerazione il periodo dal 4 ottobre al 14 novembre il direttore dell'Azienda sanitaria Antonio Ferro ha risposto a quanti, in Trentino, ancora ritengono la vaccinazione non necessaria ma anche a quanti, in queste settimane, sentono di persone vaccinate che si sono ammalate. «Questi numeri dicono prima di tutto che la vaccinazione è efficace, ma anche che il vaccino dopo sei mesi inizia a perderla. Rivelano come anche i vaccinati possano contagiarsi, solitamente in maniera non grave, e per questo occorre mantenere le misure di prevenzione come la mascherina al chiuso, evitare gli assembramenti, arieggiare appena possibile», sottolinea il numero uno di Apss.

Tornando ai positivi, ci sono stati 837 contagiati che non erano stati vaccinati o che non avevano completato il ciclo vaccinale (di questi - va detto - 210 nella fascia 0 -12) e 710 soggetti che si sono contagiati non state il vaccino.

Ferro: se vogliamo restare aperti, la vaccinazione è l’unica strada. Ecco perché

Anche i vaccinati si contagiano, ma in maniera non grave, e non premono sul sistema ospedaliero. Ecco perché, se vigliamo restare “aperti”, vaccinarsi e fare la terza dose resta l’unica strada possibile. Lo spiega Antonio Ferro, numero uno dell’Azienda sanitaria.

«La maggior parte erano vaccinati da almeno sei mesi», puntualizza Ferro sottolineando però come i vaccinati siano molti di più (sei volte di più, ndr) e che dunque non sia corretto dire che ci sono stati più o meno lo stesso numero di contagi tra vaccinati e non vaccinati.

Stesso discorso per quanto riguarda i ricoveri. Per quanti l'Apss ha preso in considerazione i ricoverati in ospedale di ieri. 53 soggetti nei normali reparti e 5 in terapia intensiva. Dei 53 meno gravi, 29 sono non vaccinati o persone che non hanno completato il ciclo vaccinale (su 70 mila) e 24 sono vaccinati (su 410 mila).

L’ironia di Fugatti per ribattere ai no vax: «In terapia intensiva solo non vaccinati, ma è un caso…»

Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, sceglie l’ironia per controbattere le tesi no vax. Illustrando i numeri relativi ai contagi da Covid in Trentino, il governatore ha spiegato come «del tutto casualmente» tutti i pazienti in terapia intensiva siano non vaccinati e come «del tutto casualmente» la percentuale dei contagi tra i non vaccinati sia enormemente superiore a quella tra i vaccinati.

In pratica, stando alla "fotografia" dei ricoverati di ieri, il non vaccinato corre 7 volte in più il rischio di vaccinato di finire in ospedale e soprattutto, da mesi, in rianimazione, non è stato accolto nessun soggetto che aveva ricevuto la doppia dose di vaccino Covid.

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