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Ecco la sfida torinese a Trento: il Festival internazionale dell’economia, proprio all'inizio di giugno e organizzato da Laterza con Boeri direttore

Nelle date tradizionali della kermesse trentina, nel 2022 arriverà la nuova iniziativa lanciata in Piemonte dopo lo scontro sulla decisione della giunta Fugatti di cambiare partner. Piazza Dante aveva dato il benservito allo storico partner, per passare al gruppo editoriale del Sole 24 Ore. Il comitato editoriale torinese sarà coordinato da Innocenzo Cipolletta.

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TRENTO. Come annunciato dopo le recenti polemiche sul benservito dato dopo 16 anni dalla Provincia autonoma all'editore Laterza, lo storico partner del Festival dell'economia organizzerà una kermesse alternativa e ora si sa anche dove e quando: andrà in scena a Torino dal prossimo primo giugno e le date coincidono con quelle tradizionali dell'evento di Trento.

L'iniziativa piemontese di chiamerà Festival internazionale dell’economia e sarà organizzato, appunto, dall'editore Laterza.

A Trento invece, dopo la decisione della giunta leghista, che ha scatenato un vespaio, il nuovo partner è il gruppo editoriale del Sole 24 Ore, per una nuova versione del festival che, ha spiegato piazza Dante, darà più spazio alle imprese e al territorio.

L'esecutivo guidato da Maurizio Fugatti aveva deciso anche di dare l'addio al direttore scientifico, Tito Boeri, che ora diventa il numero uno della nuova kermesse a Torino.

La vicenda aveva scatenato parecchie proteste, compresa quella di centinaia di docenti universitari che hanno inviato una lettera alla Provincia per contestare la decisione.

Di certo ora per gli organizzatori trentini, oltre alla necessità di ripensare l'evento, ci sarà quella di valutarne il posizionamento nel calendario, visto che sulle date sono stati anticipati dalla nuova e agguerrita concorrenza piemontese.

Dato il contesto, si potrebbe dire che "è il mercato (dei festival), bellezza". Ma in questo caso sullo sfondo c'è anche molto altro...

"Il Festival internazionale dell’economia parte dal Piemonte - si legge in una nota diffusa poco fa da Laterza - e più precisamente dalla città di Torino.

Gli Editori Laterza, Tito Boeri e Innocenzo Cipolletta hanno accolto l’invito della Regione Piemonte e della Città di Torino, insieme alla Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Camera di Commercio, Università degli studi, Politecnico e Collegio Carlo Alberto.

La Stampa, che per prima ha lanciato la candidatura della città a ospitare il Festival raccogliendo l’adesione di tutti i candidati sindaco (quale che fosse il loro colore politico), sarà media partner.

Gli Editori Laterza, Tito Boeri e Innocenzo Cipolletta ringraziano tutte le città – più di venti – che nelle scorse settimane si sono candidate a ospitare il nuovo Festival, con una straordinaria mobilitazione di istituzioni pubbliche, associazioni e imprese, a testimonianza della volontà di non disperdere ed ampliare un’esperienza avviata nel 2006.

E ringraziano i relatori che, in gran numero, hanno fatto pervenire segni di stima e di convinta adesione al nuovo progetto, insieme al pubblico e alle persone che a Trento (e da tutta Italia) li hanno seguiti e sostenuti per sedici anni.

Ringraziano anche i partner e gli sponsor che hanno confermato il loro prezioso sostegno.

Il Festival si terrà da giovedì 2 a domenica 5 giugno e avrà come tema Merito, diversità, giustizia sociale.

La crisi del Covid ci ha restituito un mondo più diseguale e soprattutto diversamente disuguale. Nuove forme di disuguaglianza si sono sovrapposte a quelle già esistenti. Ai divari di reddito si sono aggiunti i divari nello stato di salute e nelle condizioni abitative (sempre più rilevanti nel condizionare il proprio successo nel mercato del lavoro).

Si tratta di disuguaglianze che hanno spesso ben poco a che vedere col merito individuale, che sono legate a diverse condizioni di partenza oppure alla fortuna.

In che misura l’uscita dalla pandemia può riassorbire queste disuguaglianze o, quantomeno, allinearle maggiormente al merito individuale anziché al fato? Riconoscere che all’origine di alcune disuguaglianze ci sono anche livelli di impegno diversi, performance individuali differenti, può ridurre il senso di ingiustizia che molte persone nutrono nei confronti di società così disuguali? Le discriminazioni di genere e quella etnica rimangono un tratto importante dietro a molte disuguaglianze

. Le si combatte anche con la discriminazione positiva che vuole attribuire più opportunità a chi è stato storicamente svantaggiato nella propria carriera lavorativa.

Gli sforzi messi in campo sono sufficienti? E quali sono le difficoltà nello stabilire in che misura e per quanto tempo quote che premino gruppi storicamente poco rappresentati vadano mantenute?

Questioni essenziali che verranno affrontate – come in passato – su scala globale, con relatori provenienti da tutto il mondo, in particolare dalle più prestigiose università dell’Europa e degli Stati Uniti.

I relatori del Festival internazionale dell’economia non saranno solo economisti, ma anche sociologi e storici, giuristi e filosofi, in generale ricercatori impegnati in diverse discipline, protagonisti delle ricerche più avanzate sul tema.

Al tempo stesso, il Festival avrà quella caratteristica di divulgazione informale e rigorosa con cui Laterza e Boeri hanno portato l’economia in piazza, consentendone la fruizione a un grande pubblico.

Il Festival internazionale dell’economia, progettato e realizzato dagli Editori Laterza con la direzione scientifica di Tito Boeri, avrà un Comitato editoriale coordinato da Innocenzo Cipolletta.

Le istituzioni locali si riuniranno in un comitato locale coordinato dal Collegio Carlo Alberto".

 

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