Eventi / La rottura

Festival dell’Economia, Laterza: “Sconcertati dalla scelta di Fugatti, pronti a farlo altrove”

Il presidente della Provincia ha deciso di affidare lo Scoiattolo nelle mani del Sole 24 Ore. L’editore: “In questi anni abbiamo portato a Trento 50 Nobel e garantito il pluralismo”

REAZIONI Le opposizioni all'attacco del presidente Fugatti
L'EVENTO L'edizione del giugno scorso dal vivo, dopo quella 2020 solo online

di Sergio Damiani

TRENTO. Lo scoiattolo del Festival dell'Economia rimane orfano. Dopo 16 anni di successi la Provincia ha dato il ben servito a Giuseppe Laterza, creatore del logo ma sopratutto ideatore di un festival che in questi anni ha portato a Trento oltre 50 premi Nobel, ministri e sottosegretari, il governatore della Banca d'Italia, imprenditori e finanzieri, sotto la direzione scientifica di Tito Boeri.

Laterza, dopo tanti successi si aspettava questo epilogo?Francamente no. Sono sconcertato…

Quando ha saputo che l'organizzazione passa al gruppo del Sole-24 Ore?

Mi è stato comunicato venerdì 10 settembre dal presidente Fugatti. Ho risposto che non capivo la ragione di questo improvviso cambio di rotta.Viene da pensare che il problema non sia legato ai contenuti, ma sia politico: il governo provinciale di centro-destra vuole un altro Festival.

Sarebbe un errore clamoroso.

Il Festival dell'Economia non è e non è mai stato in tutti questi anni politicamente orientato. Tutti hanno avuto spazio, per finire con Giorgetti e Brunetta. Abbiamo lavorato prima con il presidente Dellai, poi con Rossi e infine con Fugatti con l'unico obiettivo di organizzare a Trento un evento di livello internazionale e di alto valore scientifico.

Fugatti sulle prime non aveva mostrato entusiasmi per il Festival.

Poi ha capito il valore dell'evento, anche economico. In più occasioni l'Università ha calcolato che per ogni euro investito nel Festival la ricaduta per l'economia locale è 2 o 3 volte superiore.
In tutti questi anni avete mai pensato di organizzare altrove il Festival dell'Economia?

Dopo il boom delle prime edizioni, con le sale strapiene e l'alta copertura mediatica, diverse città si sono fatte avanti, ma è una prospettiva che io non ho mai neppure considerato. Il Festival è nato a Trento, a Trento ha mosso i suoi primi, a Trento è cresciuto ottenendo un successo che all'inizio era inimmaginabile».
Ora Laterza, il principale organizzatore di eventi pubblici di questo tipo in Italia, che farà?

Io mi auguro che la Provincia torni sui suoi passi. Se non dovesse farlo, e sarebbe un danno per il Trentino, percorreremo altre strade.
Vuol dire che farete il Festival dell'Economia altrove?

Penso proprio di sì. In questi 16 anni abbiamo maturato una grande esperienza che sarebbe un peccato disperdere. Noi vogliamo rimanere a Trento e a questo obiettivo abbiamo lavorato fino ad oggi, in vista della prossima edizione. Se la Provincia dovesse confermare l'incarico al gruppo del Sole 24 Ore allora porteremo il Festival dell'Economia in altre realtà.
Porterete via anche lo scoiattolo?

Lo scoiattolo non è di Laterza, dopo averlo ideato e fatto crescere lo abbiamo regalato al Comitato promotore, cioè Provincia, Comune e Università di Trento.

Quindi la cordata concorrente potrebbe usare il vostro logo.

C'è un limite a tutto. Se Laterza organizzasse un Festival dell'Economia altrove non useremmo lo scoiattolo che per noi resta indissolubilmente legato a Trento. Se non altro per buona educazione, mi aspetto che anche gli altri non utilizzino un logo inventato da Laterza. E comunque vorrei vedere cosa direbbero Comune e Università.

La Provincia caldeggia un accordo per un progetto congiunto che veda insieme Laterza e Sole - 24 Ore. Voi potreste essere della partita?

No, non avrebbe alcun senso. Ho la massima stima per il gruppo editoriale concorrente, con cui abbiamo anche collaborato nelle prime edizioni per alcuni incontri a carattere aziendale, ma credo che non sia possibile organizzare l'evento in due. Non dopo 16 anni di successi del Festival dell'Economia firmato dall'editore Laterza.

Pensa che ci sia ancora spazio per un ripensamento da parte di Fugatti?

Me lo auguro. Spero che ci sia una reazione da parte di tutti coloro, e sono tanti, che vogliono bene al Festival dell'Economia di Trento e chiedono di riportare il governo provinciale alla ragione. Se così non fosse temo, e mi dispiace, che per Trento questa decisione si rivelerà essere un boomerang.

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