Trento / La novità

Festival dell'economia, la nuova stagione affidata a Fabio Tamburini: "Saranno coinvolte di più le imprese"

Il direttore del Sole 24 Ore succede a Tito Boeri: "Ora avremo tre filoni: accademia, economia industriale e coinvolgimento del territorio". La Provincia presenta l'edizione 2022 dopo la fine della partnership con Laterza e l'avvio della collaborazione con il gruppo editoriale di Confindustria: dopo 16 edizioni Tito Boeri sarà sostituito dal giornalista milanese. Fugatti: aperti a collaborazioni con Università e Comune

IL PROGETTO Il presidente Fugatti: era il momento di cambiare
LATERZA "Sconcertati dalla scelta di Fugatti, pronti a farlo altrove"
POLEMICA Cipolletta: "Faremo un altro festival in una città diversa, molte le candidate"

TRENTO. Si scoprono le prime carte della nuova versione del Festiv al dell'economia, dopo la scelta della Provincia di abbandonare la partnership storica con l'editore Laterza per passare a quella con il gruppo del Sole 24 Ore.

E oggi piazza Dante ha annunciato il nome del successore dell'economista Tito Boeri nel ruolo di direttore scientifico della kermesse: sarà il direttore appunto del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, 67 anni, milanese.

"Il Festival dell'economia è un progetto aperto con possibilità di interlocuzioni con Università e Comune di Trento per continuare la collaborazione, come è sempre stato, con l'auspicio che sia fattiva", ha detto oggi il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, alla presentazione dell'edizione 2022.

"Il gruppo organizzatore è stato selezionato per i prossimi tre anni sulla base di un progetto, e oggi i vertici sono a Trento per spiegarne le basi", ha aggiunto Fugatti precisando che il progetto "è aperto ad eventuali contributi che ci arriveranno. Sembrava giusto presentare iniziativa sole in questa fase perché un gruppo di questo tipo fa onore al Trentino", ha concluso Fugatti.

Dopo sedici edizioni, dunque, si cambia: "Il nostro non sarà il festival del Sole 24 Ore, ma il Festival dell'economia della città di Trento", ha sottolineato il Tamburini questa mattina, 7 ottobre, durante la presentazione.

"Il Festival - ha detto oggi il neodirettore scientifico - si svilupperà attraverso tre filoni: quello accademico, quello sull'economia industriale ed il coinvolgimento del territorio.

Sarà un progetto aperto. Quello del 2022, ha aggiunto, non sarà il Festival del Sole 24 ore ma il Festival delle economia della città di Trento. Il Sole 24 ore ha una presenza importante legata allo Studio Frizzera, punto di forza dell'area nord e noi andiamo verso la valorizzazione di quanto offre la città di Trento ed il Trentino. Questa sarà la caratterizzazione per le prossime edizioni".

Della composizione del comitato scientifico e di quello editoriale si sta discutendo con l'Università di Trento che - ha proseguito Tamburini - "dovrà avere un ruolo perfino superiore a quello avuto fino ad oggi perché i protagonisti saranno le forze che ci sono sul territorio".

È coinvolto anche l'ex ministro Giulio Tremonti, ha confermato Tamburini, "come sono state coinvolte personalità molto diverse.

Lui verrà a portare un contributo come economista e presidente di Aspen non come ex ministro del governo Berlusconi perché il confronto tra idee diverse è sempre condizione di crescita". Come detto la kermesse sarà, "come sempre avvenuto, il Festival della accademia economica ma ritengo che non basti.

Ci saranno altre colonne importanti.

Una è l'economia industriale perché un Paese che ha come asse portante il mondo delle imprese non ha mai avuto una politica industriale degna di questo nome e ha sempre penalizzato e i filoni universitari collegati al mondo industriale e questo credo sia un grave errore. Intendiamo valorizzare questo filone troppo spesso sottovalutato, mentre il terzo filone - ha aggiunto Tamburini - è quello dei rapporti con il territorio. Avranno ruolo importante le imprese, non solo come spettatori, ma nell'organizzazione e nello svolgimento del Festival", ha concluso il direttore del Sole 24 Ore.

Il giornalista, numero uno del quotidiano di Confindustria dal 2018, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a Milano Finanza.

Per lui anche impegni accademici: è stato professore alla Federico II di Napoli (storia economica ed economia degli intermediari finanziari) e dell’Università di Parma, alla facoltà di economia e commercio.

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