Emergenza / Il fatto

Domani si rimuove la bomba d’aereo nel lago di Garda: mega-operazione, con Marina ed Esercito ed anche un grande pontile

Circa 300 abitanti evacuati a Brenzone: l’ordigno va trasferito sull’isola di Trimelone, poi verrà fatta brillare all’aeroporto di Boscomantico di Verona

BRENZONE. Sarà una operazione complessa e gigantesca.  Domani – mercoledì 13 ottobre – va in scena a Brenzone la complessa operazione di rimozione e despolettamento della bomba da 500 libre rinvenuta a primavera nei fondali antistanti località Salto, sul lungolago del centro gardesano.

Una operazione particolarmente delicata perché le caratteristiche dell’ordigno (una classica bomba da aereo di quelle che a decine sono state rinvenute e disinnescate lungo l’asta dell’Adige in Trentino) e le caratteristiche del territorio della sponda veronese, complicano le cose. Disegnare un raggio utile per la messa in sicurezza della popolazione è impossibile. Infatti la bomba non verrà fatta brillare in loco ma trasportata nell’area aeroportuale di Boscomantico, a Verona, per il brillamento finale.

Il problema è che prima occorre recuperarla dal fondale (dove gli uomini della Marina la hanno adagiata per evitare che curiosi e malitenzionati vi si avvicinassero), trasferirla sull’isola di Trimelone dove gli artificieri interverranno per renderla inoffensiva togliendo le spolette, e poi riportarla sulla costa per il viaggio finale verso Verona.

Tutto questo ha comportato la massiccia presenza di personale specializzato (Marina ed Esercito) e anche la costruzione di un grande pontile galleggiante con il quale sono stati portati i mezzi pesanti sull’isola. Questa mattina le operazioni iniziano alle 7. Circa 300 gli evacuati tra Assenza e Cassone.

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