Il caso / L’emergenza

Nucleo elicotteri dei Vigili del fuoco permanenti, ora operativo un solo mezzo. Veneto e Bolzano in copertura

Tra mercoledì e giovedì uno dei veivoli della Provincia ha De Col (Protezione civile): “Adesso è necessario al più presto capire cosa è successo, le conseguenze dell’incidente sarebbero potute essere molto più gravi”

FOLGARIA L’elisoccorso perde una portiera durante un intervento notturno
LA PROVINCIA «Guasto meccanico, nessuna segnalazione di anomalie»
MEZZOMONTE Ritrovato il portellone

di Leonardo Pontalti

TRENTO. “Non si è fatto male nessuno e questo è un bene. Certo che ora sarà necessario capire come possa essere accaduto: se il portellone fosse finito contro il rotore o fosse finito a terra in una zona abitata, il bilancio avrebbe potuto essere ben diverso”. Non nasconde la sua preoccupazione Raffaele De Col, dirigente generale del dipartimento Protezione civile della Provincia: quello della notte tra mercoledì e giovedì, è stato solo uno scampato pericolo, non certo un inconveniente da poco. A ciò si aggiunga il fatto che l'incidente, lui lo sa benissimo, avrà conseguenze per giorni.

In Trentino, infatti, al momento è a disposizione del nucleo elicotteri dei Vigili del fuoco permanenti soltanto un apparecchio attrezzato per gli interventi di tipo sanitario, il Dauphin TNBB.Con l'Agusta Aw139 NOST fermo ai box in attesa di riavere un portellone (e soprattutto di capire perché abbia perso quello originale), è inutilizzabile anche l'altro Aw 139, quello di proprietà della Provincia: in questi giorni è infatti sottoposto alla manutenzione ordinaria e non potrà tornare a volare regolarmente prima di una decina di giorni.

Che succede in questi casi? Non è infrequente, infatti, che nello stesso momento sia richiesto l'intervento in contemporanea di più elicotteri. Pensiamo ad un grave incidente stradale che richieda l'arrivo in pochi minuti del rianimatore e che si verifichi mentre un altro apparecchio è impegnato in un trasferimento di pazienti da ospedale a ospedale.

Una situazione potenzialmente a rischio: tuttavia, per chi anche in questi giorni in Trentino avesse bisogno di essere soccorso tempestivamente, l'operatività degli elicotteri - oltre al Dauphin - sarà garantita dai mezzi in dotazione a Bolzano o al Veneto, come accade di prassi non solo in condizioni di carenze di mezzi ma anche semplicemente di opportunità legate alle minori distanze da coprire. Una collaborazione tra territori e amministrazioni vicine che è prassi consolidata.

Dal punto di vista dei costi, questi tendenzialmente ogni anno si compensano contando i "favori" (per usare un termine forse inappropriato ma efficace) fatti e quelli ricevuti.

Un computo nel quale solitamente Trento finisce per godere di somme a credito dato che spesso i mezzi del nucleo di via Lidorno vengono richiesti anche da fuori provincia soprattutto nel caso di voli notturni.Nei mesi scorsi il consigliere provinciale Luca Guglielmi sul tema aveva proposto di normare queste convenzioni per ridurre ulteriormente le tariffe di esercizio, riportando il caso dell'Aiut Alpin che "costa" a Trento molto più di quanto costi a Bolzano per ogni minuto di volo (140 euro contro 62,48).

«Ora, dopo il recupero del portellone valuteremo anche quali possano essere i tempi necessari per la riparazione dell'elicottero che ha subito il guasto a Folgaria», ha spiegato il responsabile del nucleo elicotteri Daniele Gosetti: «Lo stop potrebbe essere più breve del previsto».

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