Pandemia / Le regole

Green pass, corsa al tampone anche per i turisti in Trentino. Failoni: presto nuovi punti di somministrazione

Verso un boom di richieste di test con le nuove regole in vigore dal 6 agosto per accedere a numerose attività, compresi bar e ristoranti, e gli obblighi per l'ingresso nei Paesi di provenienza (come la Germania). La Provincia prevede di potenziare l'offerta nelle aree meno servite dalla rete delle farmacie
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BOLZANO
Farmacie prese d'assalto da turisti tedeschi - VIDEO

TRENTO. Non solo green pass per le attività regolamentate sul territorio (dal 6 agosto): la corsa al test covid riguarda già adesso anche i turisti che devono rientrare in patria ma anche gli italiani in partenza.

In Trentino e in Alto Adige aumentano visibilmente le richieste di eseguire i tamponi, specie quelli antigenici rapidi, che si fanno anche in nfarmacia e costano mediamente poco più di venti euro.

"Prevediamo una maggior richiesta di tamponi da parte dei turisti, per questo motivo riteniamo fondamentale che il Trentino sia in grado di offrire la somministrazione dei tamponi in modo capillare sull'intero territorio.

Per rientrare in Germania serve il tampone: i turisti assediano le farmacie

Le farmacie bolzanine registrano un vero e proprio assalto di turisti tedeschi. Dal primo agosto il tampone negativo, non più vecchio di 48 ore, è indispensabile per rientrare in Germania se non si è vaccinati.

Grazie al lavoro delle Aziende per il turismo sono convinto che il Trentino riuscirà ad offrire un'opportunità in più ai tanti potenziali interessati", ha detto in proposito l'assessore provinciale al turismo, Roberto Failoni, parlando in una videoconferenza con le 12 Aziende per il turismo del Trentino e la task force provinciale del turismo.

Al centro della riunione le regole del Green pass che entreranno in vigore da dopodomani, venerdì 6 agosto, un insieme di misure che potrebbero comportare un maggior ricorso ai tamponi per quella fascia di turisti sprovvisti della vaccinazione, sottolinea la Provincia.

Durante l'incontro in videoconferenza si è deciso di prevedere dei punti di somministrazione dei test nelle zone dove mancano le farmacie che già forniscono questo servizio.

Si tratta di un'operazione che vede le Aziende per il turismo come protagoniste in sinergia con l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, responsabile del procedimento di accreditamento ai fini dell'emissione del Green pass.

"Oltre alla diffusione dei punti di somministrazione è anche importante definire un prezzo equo per il tampone", ha aggiunto Failoni, auspicando che venga quantificato al più presto il calmieramento dei prezzi annunciato dal Governo.

"L'intenzione del sistema turistico trentino - ha detto - è quella di dare un'attenzione particolare ai minorenni, la fascia della popolazione che presenta il minor numero di vaccinazioni".

Da domenica scorsa, 1° agosto, come spiega Viaggiare sicuri, chiunque entri in Germania indipendentemente dal Paese di provenienza e dal mezzo di trasporto utilizzato, deve disporre, prima dell'ingresso o dell'imbarco, di una documentazione che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo ad un tampone antigenico o molecolare (salvo limitatissime eccezioni previste dalla normativa).

Tale obbligo non vale per i bambini sotto i 12  anni.

Per la normativa tedesca, si considerano "vaccinate" le persone che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (se hanno già contratto il Covid, basta la prima dose) e "guarite" quelle asintomatiche e risultate positive ad un tampone non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima.

Per le persone non vaccinate e non guarite, il tampone può essere antigenico (rapido) o molecolare (PCR) e deve essere effettuato nelle 48 ore precedenti l'ingresso in Germania (nel caso dell'antigenico) o nelle 72 ore precedenti (nel caso del molecolare PCR). 

La documentazione sulla vaccinazione, la guarigione o l'esito del tampone può essere scritta in italiano (oltre che in tedesco, inglese, francese e spagnolo).

Esistono inoltre altri obblighi (tra cui obbligo di registrazione online e, in diversi casi, di quarantena) per chi abbia soggiornato nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania in una delle aree considerate “a rischio” ("ad alto rischio" o " a rischio varianti"), elencate sul sito dell'RKI.

Regole simili a quelle tedesche sono in vigore per gli ingressi in altri Paesi Ue, per esempio la Francia.

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