Sanità / Caso Pedri

Terremoto nella sanità trentina, rimosso il primario di ginecologia. Fugatti: “Situazione eccezionale”

Ieri Benetollo ha confermato le dimissioni e in serata la giunta provinciale in seduta straordinaria ha nominato Antonio Ferro “commissario” con il compito di guidare l’Azienda sanitaria. Travolto dal “caso Pedri” il prima di Ginecologia del Santa Chiara, Saverio Tateo, è stato destituito

TRENTO. Giornata di fuoco ieri, sabato 10 luglio, per la sanità trentina dopo l’ennesimo terremoto di un periodo difficile .Travolto dal “caso Pedri” il prima di Ginecologia del Santa Chiara, Saverio Tateo, è stato destituito e domani, assieme alla sua collaboratrice Liliana Mereu, sarà destinato ad altri incarichi. Decisiva per il doppio trasferimento la relazione della commissione d’indagine che parla di “situazione critica in reparto”.

Una situazione che, evidentemente, non era stata considerata solo un mese fa quando la stessa direzione sanitaria aveva confermato Tateo. E proprio questa conferma ha fatto saltare il direttore generale Pier Paolo Benetollo. Ieri ha confermato le dimissioni e in serata la giunta provinciale in seduta straordinaria  ha nominato Antonio Ferro “commissario” con il compito di guidare l’Azienda sanitaria.

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Nuovi clamorosi sviluppo per il caso di Sara Pedri, la ginecologa scomparsa lo scorso 4 marzo. Ripercorriamo l’intera vicenda dall’arrivo in Trentino della dottoressa al terremoto in Azienda sanitaria.

“Il dottor Ferro – spiega Maurizio Fugatti – nominerà nelle prossime settimane il suo gruppo, spetta a lui, ma mi auguro che Benetollo accetti l'incarico di restare nella nuova squadra”. E aggiunge: “Troppi cambi al vertice di Apss? Non mi pare che a livello nazionale ci siano stati tanti "casi Tateo". È stata una situazione eccezionale, abbiamo dovuto gestirla e l'abbiamo fatto. Noi abbiamo chiesto chiarezza all'Azienda sanitaria su tutta questa vicenda e credo che sia arrivata”.

Intervista completa a Fugatti sull’Adige in edicola.

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