Scuola / L'esame

Scatta la maturità: maxi orale per 4.498 studenti trentini

La commissione è  composta da sei membri interni e da un presidente esterno. L'esame di maturità riprende lo schema dello scorso anno, che prevede fra l'altro l'analisi dei testi degli autori trattati durante l'anno scolastico

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di Giorgio Lacchin

TRENTO. Arriva  l'appuntamento con la maturità per gli studenti del'ultimo anno delle superiori.

Il 16 giugno inizierà il maxi-orale dinanzi a una commissione presieduta da un presidente esterno all'istituzione scolastica e composta da 6 membri interni individuati dai consigli di classe (gli elenchi sono pubblicati sul portale Vivoscuola che fornisce costantemente tutti gli aggiornamenti).

L'esame di maturità, che riprende lo schema dello scorso anno, sarà costituito da un colloquio durante il quale verrà discusso l'elaborato predisposto dallo studente, relativo alle discipline caratterizzanti l'indirizzo di studi. Vi sarà poi l'analisi dei testi di italiano riferiti agli autori trattati durante l'anno scolastico, ai quali si aggiungono i materiali proposti dalla commissione e l'esposizione dell'esperienza svolta dallo studente nel percorso di alternanza scuola-lavoro.

In molti casi, ormai, la Maturità viene affrontata sapendo già quale università si frequenterà (un buon numero di studenti ha fatto il test d'ingresso in primavera e lo ha superato), ma rimane pur sempre un esame importante, identificato spesso come il punto di passaggio tra la giovinezza e l'età adulta. Ecco spiegate le tazze di caffè, le notti insonni e l'ansia.

L'alternanza snervante tra lezioni in presenza e a distanza ha aggiunto ulteriore preoccupazione ma quest'anno, almeno, si sa dove si va a parare. L'esame è costruito come l'anno scorso: un maxi-orale.Domani si comincia.

In Trentino scendono in campo, come fosse il loro Europeo, 4.498 candidati di 255 classi.

«Ho incontrato i docenti, è stata una riunione preliminare», racconta Valentina Zanolla (foto a destra), dirigente scolastica del Liceo scientifico Da Vinci.

«L'atmosfera è più tranquilla rispetto all'anno scorso, sarà perché conosciamo la formula dell'esame: la stessa del 2020, praticamente. Le commissioni hanno riferito che le classi hanno lavorato molto bene in quest'anno di pandemia. Anche a distanza».

Il TESTO COMPLETO dell'articolo è disponibile sull'Adige oggi in edicola e in abbonamento

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