Sono 3.100 gli alunni trentini che non sono stati vaccinati

di Denise Rocca

Sono 3.100 gli alunni trentini che non hanno effettuato nessun tipo di vaccinazione, il dato viene fornito dal Dipartimento prevenzione dell’azienda sanitaria provinciale, mentre sono 14mila i ragazzi sotto i 16 anni che devono regolarizzarsi per i 9 vaccini obbligatori (più quello per la prevenzione del morbillo, obbligatorio per i nati nel 2017) previsti dalla norma approvata la scorsa settimana dal Parlamento.

Un lavoro più oneroso spetta all’azienda sanitaria di Bolzano, dove sono 30mila, più del doppio, i ragazzi da regolarizzare.

Per programmare la serie di vaccinazioni straordinarie necessarie per l’adeguamento alla nuova orma, il Dipartimento della conoscenza e l’Azienda sanitaria di Trento stanno mettendo a punto un sistema automatico di comunicazione in merito alla copertura vaccinale dei singoli alunni che avverrà direttamente dall’azienda sanitaria agli istituti scolastici, i quali saranno poi chiamati ad avvisare i genitori della necessità di procedere alla regolarizzazione.

Per le famiglie con figli alle elementari o alle scuole medie sarà sufficiente chiamare il centro unico di prenotazione e mettersi in lista per il vaccino per confermare l’iscrizione alla scuola evitare il procedimento sanzionatorio previsto dalla legge (multe dai 100 ai 500 euro).

Sarà l’azienda sanitaria a ricontattare le famiglie per gli appuntamenti vaccinali previsti in una serie di sessioni straordinarie che saranno programmate nei prossimi mesi, procedura che in tutta Italia deve concludersi entro maggio 2018: sicché alle regioni è concesso un anno scolastico per evadere le richieste straordinarie di vaccinazione. Discorso diverso per le famiglie di bambini dai 0 ai 6 anni, per i quali le porte degli asili si apriranno solo a vaccinazione avvenuta.

«Già nei giorni successivi al 7 giugno - spiega Marino Migazzi, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Apss - abbiamo preso i contatti con il Dipartimento della conoscenza per arrivare ad una condivisione automatica dei dati con tutte le scuole elementari e medie. Lo stesso varrà anche per gli asili di Trento e Rovereto, che hanno informatizzato i dati, mentre stiamo capendo come fare per quegli asili nido che non hanno digitalizzato le iscrizioni e per le figure come Tages Mutter o simili. L’obiettivo è quello di semplificare al massimo l’onere per le famiglie».

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