Dal governo via libera ai sindaci-sceriffi Più strumenti contro vandali e accattoni

Più strumenti contro il degrado urbano per i sindaci trentini. Le misure, annunciate dal ministro dell’interno Mauro Minniti e contenute nel decreto approvato dal consiglio dei ministri, daranno alcuni strumenti in più ai primi cittadini della provincia per agire contro quei comportamenti che sono particolarmente invisi ai residenti. Dai graffiti alla prostituzione ostentata, dal commercio abusivo all’accattonaggio molesto: sono molti gli aspetti che il nuovo provvedimento prende in considerazione e per i quali i sindaci avranno un maggior potere nel varare misure di contrasto. Il testo, 18 articoli, concede ai sindaci il potere di ordinanza ed è stato condiviso con l’Anci. Tante le novità introdotte, a partire dal cosiddetto Daspo urbano: i vandali che deturpano zone di pregio delle città non potranno più frequentarle per un periodo di 12 mesi. E il sindaco Alessandro Andreatta dice: bene i nuovi poteri, pronti ad applicarli contro il degrado.

COLLABORAZIONE PREFETTO-SINDACO

Il disegno di legge crea un nuovo organismo, il Comitato metropolitano, co-presieduto dal prefetto e dal sindaco della città metropolitana, che svolge attività di analisi sulla sicurezza urbana nel territorio di riferimento. Si prevede poi che enti pubblici e soggetti privati possano finanziare le politiche integrate di sicurezza urbana.

MULTA DA 900 EURO ANTI-DEGRADO

Vengono introdotte sanzioni amministrative da 300 a 900 euro con l’ allontanamento fino a 48 ore per chi leda il decoro urbano o la libera accessibilità o la fruizione di infrastrutture (ferrovie, aeroporti, stazioni), luoghi di pregio artistico, storico o interessati da flussi turistici, anche abusando di alcolici o droghe, esercitando la prostituzione «in modo ostentato», esercitando il commercio abusivo o facendo accattonaggio molesto.

IL DASPO URBANO

Per chi si è ripetutamente reso protagonista di lesioni al decoro urbano scatta il Daspo urbano, l’ allontanamento fino a 12 mesi. Stessa misura, ma per un periodo da 1 a 5 anni, per chi spaccia droga nelle discoteche e locali di intrattenimento.

CHI SPORCA DOVRÀ RIPULIRE

E sempre nell’ottica di avere città più vivibili e pulite, il dl affida al giudice la possibilità di disporre il ripristino o la ripulitura dei luoghi o risarcimento, per chi deturpa o imbratta beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati.

ANDREATTA: ALLONTANAMENTI OK

Soddisfatto per l’impianto il sindaco Andreatta: «I sindaci attendono da 30 anni una legge sulla sicurezza urbana che ancora non c’è, ma almeno Minniti ha provveduto col decreto legge a consentire ai primi cittadini un grado maggiore di autonomia sulla lotta al degrado, seppur in sintonia col prefetto». Andreatta concorda sul fatto che «prostituzione ostentata, traffico di stupefacenti, vandalismi e accattonaggio molesto sono i temi su cui anche qui a Trento con il prefetto si parla. E sono soddisfatto perché viene garantito qualcosa di più e c’è più autonomia per le città e anche più responsabilità per noi sindaci, ma una responsabilità che da tempo chiediamo». Il decreto legge, spiega Andreatta, «consente più rapidità nelle decisioni, perché siamo coperti da una legge che ci permette di intervenire con una ordinanza verso situazioni in città che giustamente disturbano i cittadini». Per Andreatta, «il fatto di poter allontanare 12 mesi una persona che si macchia di vandalismi è un provvedimento utile che provvederemo a attivare così come l’allontanamento da 1 a 5 anni per chi spaccia o i poteri contro la prostituzione ostentata o l’accattonaggio molesto». Prima di dare attuazione alle misure, Andreatta spiega di «voler leggere, coinvolgendo in un confronto anche il Prefetto e il questore, il decreto legge» per poi partire con i provvedimenti.

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