Il nuovo vescovo subito dai malati Don Lauro Tisi rinuncia all'auto blu

L’ordinazione episcopale con l’ingresso di monsignor Lauro Tisi come nuovo arcivescovo di Trento avverrà nel pomeriggio di domenica 3 aprile a Trento, nella cattedrale di San Vigilio. È la domenica subito dopo Pasqua, detta anche Domenica della Misericordia: dunque doppiamente significativa in questo Giubileo straordinario. Lo stesso vescovo eletto Lauro ha voluto che ad ordinarlo sia il vescovo uscente Luigi Bressan

Subito dopo Bressan, i primi vescovi che imporranno le mani sul nuovo arcivescovo di Trento saranno Francesco Moraglia, patriarca di Venezia e presidente della CET, la Conferenza episcopale triveneta,  ed Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone.


La prima giornata da vescovo di don Lauro Tisi

Sguardo rivolto agli ammalati per il neo-eletto vescovo di Trento monsignor Lauro Tisi. La sua prima giornata dopo la nomina è trascorsa con un’attenzione che è sembrata ricalcare le sue prime parole, appena resa nota la notizia della scelta di Papa Francesco: «Camminerò con chi è nel disagio e nella malattia».

In tarda mattinata, Tisi ha presieduto la Messa all’infermeria del clero, nel Seminario Diocesano, concelebrando insieme ai sacerdoti anziani e ammalati, da sempre all’attenzione dell’ormai ex vicario generale della Diocesi trentina ed ora, in attesa del suo ingresso come nuovo pastore, delegato generale dell’Amministratore apostolico monsignor Bressan.

A metà pomeriggio, altra Messa per monsignor Lauro nella cappella dell’ospedale San Camillo, ove finora celebrava la liturgia eucaristica ogni sabato: alla struttura sanitaria animata dalle suore camilliane, Tisi ha sempre dimostrato infatti grande vicinanza.

Prima di amministrare l’Unzione degli infermi, parole di incoraggiamento per i tanti ammalati presenti, soprattutto anziani, per medici, infermieri, religiose.  «Voglio restarvi vicino: diversamente che vescovo sarei? I nostri fratelli ammalati sono una provocazione: cercano solo una parola che li tiri fuori dal buio. Questo è il bene più grande che possiamo fare, tutti: non è un bene firmato cattolico».

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Infine un paragone “clinico” del Dio misericordioso: «È il nostro colesterolo buono, quello che ripulisce il nostro sangue» ha concluso sorridendo Tisi e annunciando la volontà di aprire al S. Camillo una porta santa del Giubileo dopo la sua ordinazione episcopale. 

Nel tardo pomeriggio di questa fitta giornata di appuntamenti, il vescovo eletto è ritornato nel Seminario Diocesano per presiedervi, nella cappella principale, la S. Messa nel primo anniversario della morte di Mons. Severino Visintainer, già Vicario Generale, deceduto il 10 febbraio 2015 all’età di 82 anni. L’appuntamento memoriale era organizzato dai  familiari, insieme all’Arcidiocesi, Seminario, STAT (Studio teologico), Azione Cattolica e altre realtà ecclesiali.

Rinuncia all'auto blu

Il vescovo ha deciso che il suo domicilio resterà l’appartamento dove vive attualmente, nella casa “San Vigilio” in via Barbacovi, residenza di altri preti diocesani. L’attuale appartamento vescovile, nel palazzo di piazza Fiera, sarà comunque il suo “quartier generale” nell’esercizio del ministero episcopale. Rinuncerà anche all'auto blu.

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