Matrimonio da incubo, marito a processo

«Ti scavo un buco al cimitero... ti faccio uscire dalla porta con i piedi... ti metto sotto terra e ti copro di cemento... ti metto nel congelatore in cantina così non puzzi... torno da Napoli e ti ammazzo con la pistola, se non lo faccio io lo farà qualcun altro per me...». In questo modo un marito di origini campane ma residente in Trentino si sarebbe rivolto alla moglie originaria dell'Europa dell'Est. Non sorprende che tra i due sia intervenuta una burrascosa separazione giudiziale preceduta da un altrettanto travagliato matrimonio.

È una relazione sentimentale che ha lasciato strascichi giudiziari con un procedimento (rinviato) a carico del'ex marito accusato di minacce e di lesioni nei confronti dell'ex consorte. Ma ci sono altri procedimenti in piedi tra cui uno per diffamazione perché l'ex marito pare abbia buttato una foto della moglie nel gabinetto, poi l'avrebbe fotografata postandola in seguito su Facebook. 

E dire che la relazione era iniziata sotto ben altri auspici. I due si erano sposati ed era nato anche un bimbo, poi rimasto con la madre. Stando alla versione della donna, lentamente era emerso il carattere prepotente del marito, un lato oscuro che la giovane descriveva come atteggiamento di «superiorità in quanto maschio meridionale». Da allora per la moglie era iniziato un periodo infernale con frequenti litigi con l'uomo che si calmava se la consorte si concedeva sessualmente.

In questa situazione la donna avrebbe voluto tornare al suo Paese d'origine con il figlio per poter stare vicino ai sua madre, ma l'ex marito aveva di fatto sequestrato il passaporto rendendo il viaggio impossibile. «Devi soffrire in Italia - avrebbe detto l'imputato - sarebbe troppo facile per te...». Aveva ragione: di certo per l'ex moglie e suo figlio non è stato un percorso semplice. Nel frattempo è arrivata la separazione, ma pare che l'ex marito non versi nulla per il mantenimento.

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