I castelli del Trentino si promuovono in rete

Già nel 2012 la Provincia aveva avviato un'attività di studio, indagine scientifica e valorizzazione nell'ambito del piano di intervento «Rete dei castelli»: un'idea che è una linea di sviluppo del progetto di ricerca pluriennale Apsat (Ambiente e paesaggi dei siti d'altura trentini); quest'ultimo era nato su iniziativa della Provincia stessa e vi avevano preso parte le università di Trento e Padova, lo Iuav di Venezia, la Fondazione Bruno Kessler, il Museo degli usi e costumi della gente trentina e il Castello del Buonconsiglio. Oggi piazza Dante ha approvato le linee di sviluppo del progetto, che dovrà dare nuova rilevanza a uno degli elementi più importanti per l'identità locale, la cultura e la promozione turistica.

Le linee guida si articolano secondo quattro punti: «finalità», «partecipanti», «programmazione attività» e «utilizzo del logo». Quanto alle finalità, si punta a: accrescere i livelli di conoscenza storica artistica e monumentale, con attività di studio specialistico; diffondere in vario modo i dati acquisiti; favorire la fruizione dei castelli anche creando un calendario unico di spettacoli, concerti ed eventi; attivare strategie di marketing territoriale per valorizzare la rete dei castelli nel sistema del turismo culturale. Partecipanti: alla rete possono adereire soggetti pubblici e privati in ambito culturale, tursitico ed economico. Programmazione delle attività: sarà annuale e sarà definita dalle strutture provinciali competenti in materia di beni e attività culturali e turismo, con la partecipazione degli aderenti alla rete stessa. Logo: i partecipanti alla rete potranno utilizzarlo per promuovere le iniziative che riantrano nella programmazione collettiva. Il progetto ha durata corrispondente a quella dell'attuale legislatura provinciale.

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