Soccorso dopo attacco cardiaco la dimostrazione in piazza

Nella maggior parte dei casi l'arresto cardiaco di una persona avviene alla presenza di altri soggetti. Non sempre però la rianimazione cardiopolmonare è avviata da qualcuno prima che arrivi l'ambulanza pur essendo questa pratica di fondamentale importanza perché, se fatta immediatamente, aumenta la sopravvivenza delle persone di 2-3 volte. In poche parole serve «più informazione e formazione per salvare più vite»

di Giuseppe Fin

Nella maggior parte dei casi l'arresto cardiaco di una persona avviene alla presenza di altri soggetti. Non sempre però la rianimazione cardiopolmonare è avviata da qualcuno prima che arrivi l'ambulanza pur essendo questa pratica di fondamentale importanza perché, se fatta immediatamente, aumenta la sopravvivenza delle persone di 2-3 volte. In poche parole serve «Più informazione e formazione per salvare più vite».

Primo soccorso, rianimazione

Ed è questo l'obiettivo di «Viva!», l'iniziativa organizzata da Italian Resuscitation Council (Irc) e Irc-Comunità che anche quest'anno sarà promossa a Trento dalla Croce Bianca. Un evento che vedrà i volontari dell'associazione impegnati per ben 3 giornate oggi, sabato e domenica, in piazza Pasi, per insegnare ai cittadini le manovre corrette da praticare su persone colpite da arresto cardiaco. Non capire la situazione e l'impossibilità di agire subito fanno diminuire, di molto, le probabilità di sopravvivenza. Secondo i dati diffusi dalla campagna, la percentuale di sopravvivenza dei pazienti colpiti da un arresto cardiaco fuori dall'ospedale  è molto bassa. Nel nostro Paese, infatti, meno del 15% delle vittime di queste patologie sopravvive alla dimissione dall'ospedale, se non sono state soccorse in maniera veloce ed efficace.

 

In Trentino oltre il 70% dei soggetti che hanno subito un arresto cardiaco lo scorso anno era di sesso maschile e i casi sono avvenuti per il 66% all'interno le mura domestiche. Purtroppo, circa un terzo non è stato soccorso dalle persone che gli stavano attorno. Ecco allora che, dopo il successo riscontrato nel 2013 quando decine di cittadini hanno preso parte all'iniziativa per imparare a praticare il massaggio cardiaco, quest'anno la Croce Bianca di Trento ha deciso di rafforzare il messaggio, unendo le proprie forze con quelle dei giocatori di Trentino Volley. «In questo modo - hanno spiegato i promotori di Viva!2014 in Trentino - sarà possibile promuovere la tecnica di un buon massaggio cardiaco e richiamare l'attenzione sui numerosi episodi di cronaca che raccontano come l'arresto cardiaco possa colpire in maniera del tutto inattesa anche gli sportivi».

 

Stamattina, allo stand della Croce Bianca in piazza Pasi, anche i giocatori della Trentino Volley sono stati testimonial dell'iniziativa «Viva!2014». L'impegno della società sportiva rispetto a questo tipo di problematica sanitaria non si limita alla presenza in piazza ma è stato negli ultimi anni confermato anche nei fatti: rimasto molto colpito dalla prematura scomparsa del pallavolista Vigor Bovolenta proprio a causa di un arresto cardiaco durante una partita di campionato, l'intero staff tecnico gialloblu ha partecipato a un corso di formazione su tecniche di rianimazione cardiopolmonare e sull'utilizzo del defibrillatore semiautomatic,o adempiendo - prima realtà sportiva del Trentino - con grande anticipo al decreto Balduzzi.

 

Oggi, quindi, ma anche sabato e domenica, in piazza Pasi, allo stand della Croce Bianca, si potranno ricevere informazioni e soprattutto eseguire su appositi manichini didattici le manovre che possono salvare la vita a chi è colpito da un arresto cardiaco.

 

 

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